Ecobonus - torna il rischio tagli, mentre Enel entra nel mercato
Sembrava passato il rischio di tagli all’ecobonus, invece torna a circolare una bozza di decreto che modifica i parametri di riferimento delle detrazioni. Nel frattempo, Enel X entra nel mercato della riqualificazione dei condomini con un’offerta ad hoc.
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La scorsa estate ha iniziato a circolare una bozza di decreto per modificare i parametri di riferimento delle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici, il cosiddetto ecobonus.
Cosa prevede la bozza di decreto
Il provvedimento, attuativo della Legge di Bilancio 2018, introdurrebbe massimali unitari di spesa per ogni singola tipologia di intervento, prevedendo nuovi limiti di spesa, calcolati per “unità” di prodotto acquistata: tra i 200 e i 250 euro al kW per le caldaie a condensazione, 180 euro al metro quadrato per una schermatura solare, tra i 350 e i 450 euro al metro quadrato per un infisso.
Per quanto riguarda le pompe di calore, la spesa massima ammissibile sarebbe compresa tra 650 euro e 750 euro, mentre per gli scaldacqua a pompa di calore il tetto massimo sarebbe fissato a 1.000 euro di spesa fino a 150 litri e a 1.250 euro oltre i 150 litri.
I cittadini dovrebbero tenere conto di due limiti: quello complessivo per le spese totali e quello per valori unitari, quest'ultimo parametrato al kW oppure al metro quadrato.
Sul fronte degli adempimenti per ottenere la detrazione si prevederebbe qualche aggravio: oltre ai dati già richiesti - relativi a causale del versamento, codice fiscale del beneficiario e del soggetto che riceve il bonifico e numero di partita IVA - i bonifici dovrebbero contenere anche l’indicazione del numero e della data della fattura.
Le nuove disposizioni si applicherebbero esclusivamente agli interventi la cui data di inizio lavori sia successiva all'entrata in vigore del decreto, posta a 90 giorni dalla sua pubblicazione in Gazzetta ufficiale.
Pubblicazione mai avvenuta, che lasciava pensare che i tecnici del Governo avessero abbandonato l’idea di ritoccare l’ecobonus. Ora però si torna a parlare del decreto in questione.
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Perdita di domanda di 386 miliardi euro
Forte preoccupazione è stata espressa da Unicmi, Unione Nazionale delle Industrie delle Costruzioni Metalliche dell'Involucro e dei serramenti, in un incontro con il sottosegretario al ministro dell’Economia e delle Finanze, Massimo Bitonci.
Secondo Unicmi, il prezzo massimo fissato nella bozza del decreto è largamente inferiore al prezzo medio registrato attualmente nell’ambito degli interventi di sostituzione degli infissi.
L’introduzione di massimali del genere spingerebbe una parte dei consumatori a rivedere la propria spesa spostandosi su prodotti più economici, mentre un’altra parte dei consumatori rinuncerebbe alla sostituzione, prosegue Unicmi.
Tradotto in cifre, ciò porterebbe a una perdita di domanda di 386 miliardi euro, pari a circa il 23% del mercato. Si tratta di una stima prudenziale, che non tiene conto degli effetti di un rallentamento generale dell’economia, con una contrazione della spesa per consumi e investimenti delle famiglie, che produrrebbe una contrazione di almeno un terzo del mercato incentivato.
Enel X presenta la sua offerta per i condomini
Nel frattempo, un colosso come Enel X si prepara da entrare nel mercato della riqualificazione energetica dei condomini con un’offerta mirata.
“Noi acquistiamo dal condomino tutto il credito d’imposta, che può andare dal 65% all’85% del costo dell’intervento a seconda della tipologia. Lo sconto sarà del 5-6%, quindi al condominio viene riconosciuto il 92-93% dell’intero credito”, spiega Francesco Venturini, amministratore delegato di Enel X.
“Noi siamo indipendenti dalle vendite della commodity. Il nostro core business non è fare la banca ma fare i lavori di riqualificazione energetica”, sottolinea Venturini.
Le imprese “devono essere da noi qualificate. Anche se il condominio desidera che i lavori vengano effettuati da ditte di sua fiducia, queste dovranno essere qualificate secondo i nostri standard”, conclude l'Ad di Enel X.