Archivio delle opere pubbliche AINOP: da oggi in vigore il decreto
Entra in vigore oggi il Decreto Ministeriale n. 430, firmato l’8 ottobre scorso dalla Ministra alle Infrastrutture e trasporti Paola De Micheli e che completa l’iter amministrativo di messa in funzione dell’Archivio AINOP.
> Sblocca Cantieri: pubblicato in Gazzetta Ufficiale
L’Archivio Informatico Nazionale delle Opere Pubbliche (AINOP) censisce il patrimonio delle opere pubbliche di competenza degli Enti e delle Amministrazioni centrali e periferiche dello Stato, delle Regioni, delle autonomie locali e di tutti i Comuni italiani.
Previsto all’interno del c.d. Decreto Genova, l’AINOP ha come obiettivo primario quello di consentire un maggiore controllo delle opere pubbliche durante il loro intero ciclo di vita, attraverso un censimento costante del patrimonio di competenza delle PA su tutto il territorio nazionale.
Nella sua prima fase di vita, la piattaforma sarà utilizzata dai soggetti conferenti e dai soggetti vigilanti ai fini dell’alimentazione della base dati. Successivamente, una volta consolidato il processo di acquisizione, alcune delle informazioni saranno rese disponibili anche in modalità opendata.
> Genova: ecco il progetto vincitore del concorso Il Parco del Ponte
Cosa prevede il decreto?
Il Decreto, in particolare, definisce le modalità con cui i soggetti elencati nel Decreto Genova (Regioni, enti locali, l'ANAS, la Rete Ferroviaria Italiana S.p.A., i concessionari autostradali, i concessionari di derivazioni, i Provveditorati interregionali alle opere pubbliche, l'ente nazionale per l'aviazione civile, le autorità di sistema portuale e logistico, l'Agenzia del demanio e i soggetti che a qualsiasi titolo gestiscono o detengono dati riferiti ad un'opera pubblica o all'esecuzione di lavori pubblici), rendono disponibili i servizi informatici di rispettiva titolarità in materia di opere pubbliche per la condivisione dei dati e delle informazioni all’interno dell'Archivio AINOP.
Il Decreto, poi, specifica anche le tempistiche e le fasi entro le quali gli enti titolati sono tenuti a condividere i dati e le informazioni, attivando il censimento delle Opere Pubbliche con la finalità di:
- garantire un costante monitoraggio dello stato e del grado di efficienza delle opere pubbliche;
- pervenire ad una valutazione complessiva sul livello di sicurezza delle stesse;
- agevolare il processo di programmazione e finanziamento degli interventi di riqualificazione e di manutenzione delle infrastrutture e la determinazione del loro grado di priorità.
> ANCE al Governo: misure urgenti e concrete per il settore costruzioni
Come funziona l'AINOP
L'Archivio è strutturato in 9 sezioni:
- Ponti, viadotti e cavalcavia stradali;
- Ponti, viadotti e cavalcavia ferroviari;
- Strade;
- Ferrovie nazionali e regionali – metropolitane;
- Aeroporti;
- Dighe e acquedotti;
- Gallerie ferroviarie e gallerie stradali;
- Porti e infrastrutture portuali;
- Edilizia pubblica.
> Piano Invasi: finanziamenti per 30 infrastrutture idriche strategiche
Realizzato sfruttando l’interoperabilità e la cooperazione applicativa delle varie amministrazioni, l’archivio genera un codice della singola opera (IOP), che la contraddistingue e la identifica in maniera univoca, riportandone le caratteristiche essenziali e distintive.
Attraverso la piattaforma è, dunque, possibile:
- identificare un’opera e la sua collocazione nel contesto territoriale,
- riunire tutti i dati e le informazioni presenti nei vari archivi pubblici sussidiari e concorrenti,
- visualizzare dati, informazioni e documenti dell’opera, strutturati in una sorta di fascicolo virtuale,
- ricevere informazioni che consentiranno il monitoraggio tecnico dell’opera, nell’ottica di prevenire criticità, anche attraverso sistemi intelligenti di alert sullo stato della infrastruttura,
- individuare i possibili flussi di lavoro per rendere efficiente la progettazione, realizzazione, manutenzione e gestione dell’opera.
Il tavolo tecnico
Il MIT ha anche previsto l'istituzione di un tavolo tecnico - che lavorerà al fianco dell’AINOP - con i seguenti compiti:
- Monitorare la fase di sperimentazione delle effettive modalità di alimentazione della banca dati di AINOP, anche in termini di oneri organizzativi, gestionali e finanziari richiesti;
- Supportare l’attività di ricognizione di tutte le banche dati relative al patrimonio pubblico gestite a livello nazionale, regionale, provinciale, comunale;
- Integrare e dettagliare le procedure organizzative e tecniche per lo scambio dei dati necessari all’alimentazione di AINOP;
- Coordinare i soggetti conferenti nelle fasi di analisi dei dati, raccolta e organizzazione degli stessi, implementazione dei servizi di cooperazione applicativa per il conferimento dei dati;
- Fornire indicazioni tecniche e operative e valutazioni di competenza per consentire al Consiglio superiore dei lavori pubblici di redigere le linee guida sulla definizione dei criteri per il monitoraggio, l’analisi e la classificazione del rischio dei manufatti esistenti;
- Fornire raccomandazioni per definire i piani e i programmi di controllo e manutenzione ordinaria e straordinaria delle opere pubbliche;
- Definire un piano nazionale, a breve e medio termine, per il monitoraggio delle opere pubbliche con l’uso di tecnologie innovative, anche attraverso sistemi di Structural Health Monitoring (SHM).
Il Tavolo è istituito presso il Ministero delle Infrastrutture e sarà presieduto dal Direttore Generale per i sistemi informativi e statistici del MIT.
> Cantiere Ambiente: al via l'esame del Ddl contro il dissesto idrogeologico
> Consulta il Decreto ministeriale 430 del 8 ottobre 2019
> Accedi all'archivio AINOP