UE - il Mercato Unico Digitale compie 4 anni
In questi ultimi quattro anni l'UE ha messo in atto 28 delle 30 iniziative pianificate per lo sviluppo del Mercato Unico Digitale. Lo ha dichiarato direttore generale Dg Connect della Commissione europea, Roberto Viola, in occasione del quarto anniversario Digital Single Market.
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Nato nel 2015, il Digital Single Market (DSM) è frutto dell'accresciuta consapevolezza della Commissione europea che, constatando la sempre maggiore importanza di Internet e delle tecnologie digitali, ha deciso di impegnarsi al fine di rendere il mercato unico europeo adatto alla digital age.
La portata rivoluzionaria delle innovazioni digitali è stata la leva per la trasformazione del mercato, un cambiamento che mira all'abbattimento degli ostacoli per i cittadini, le imprese, startup e governi nello scambio online di beni e servizi e nell’utilizzo degli strumenti digitali.
Il proposito della Commissione Junker è, quindi, quello di abbattere le barriere normative, passando dai 28 mercati nazionali a un mercato unico, in un impegno che potrebbe portare all’intera area comunitaria benefici per 415 miliardi di euro e creare centinaia di migliaia di nuovi posti di lavoro.
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Obiettivi da raggiungere
Tra le finalità previste dalla Commissione europea ci sono:
- la promozione dell’e-commerce nell’Unione Europea, eliminando il geoblocking e rendendo le consegne transfrontaliera più economiche ed efficienti,
- la modernizzazione delle norme sul copyright nell’UE per adattarle all’era digitale,
- l'aggiornamento delle norme audiovisive, creando “condizioni di parità per fonti digitali comparabili”, contrastando "i contenuti illeciti online" e proteggendo gli utenti più vulnerabili,
- l'implemento della capacità di risposta dell'Europa agli attacchi informatici rafforzando l’ENISA, l’Agenzia per la cybersecurity dell'unione europea,
- lo sfruttamento del potenziale della European Data Economy, mettendo a punto delle norme per il libero flusso di dati non personali tra gli Stati Membri,
- assicurare a tutti i cittadini europei la migliore connessione Internet possibile,
- l'adattamento delle norme sulla tutela della privacy al nuovo ambiente digitale,
- aiutare grandi e piccole imprese, ricercatori, cittadini e amministrazioni pubbliche a sfruttare al massimo le nuove tecnologie, assicurando che tutti abbiano a disposizione le competenze digitali necessarie e finanziando la ricerca europea in materia di salute e sistemi informatici ad alte prestazioni.
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La strategia europea per il DSM
Al fine di raggiungere tali obiettivi, la Commissione ha basato la strategia europea per il Digital Single Market principalmente su tre pilastri:
- il miglioramento dell'accesso ai beni online da parte dei consumatori e delle imprese, rendendo così il mercato fluido ed equo per chi compra e chi vende;
- la costruzione di un ecosistema in cui le reti e i servizi digitali possano prosperare, definendo norme che stiano al passo con il progresso tecnologico e che sostengano lo sviluppo delle infrastrutture;
- la consapevolezza del ruolo del digitale come motore della crescita, un fattore di vantaggio per l'economia, l'industria e l'occupazione in Europa.
All'origine dell’iniziativa proposta dalla Commissione europea c'è l'intenzione di creare un ecosistema di piccole e medie imprese, che grazie al DSM potrà rivolgersi a una platea di oltre 500 milioni di persone.
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In arrivo il programma Digital Europe
All'interno del bilancio UE 2021-2027, c’è la proposta della Commissione europea per la creazione di un programma di finanziamento interamente dedicato alla trasformazione digitale. Il suo nome è Digital Europe e dovrebbe contare su risorse per circa 9,2 miliardi di euro, ripartiti tra i cinque obiettivi specifici del programma:
- oltre 2,6 miliardi di euro per il calcolo ad alte prestazioni
- oltre 2,4 miliardi di euro per l’intelligenza artificiale
- oltre 1,9 miliardi di euro per la cybersicurezza
- oltre 699 milioni di euro per le competenze digitali
- oltre 1,2 miliardi di euro per l’implementazione, impiego ottimale delle capacità digitali e interoperabilità.
Per l’assegnazione delle risorse sono previsti appalti, sovvenzioni, premi e strumenti finanziari.
Il programma Europa Digitale è pensato affinché, attraverso la sua attuazione, si possano creare sinergie con altri programmi di finanziamento europeo, anche per il sostegno congiunto di azioni.
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