Decreto Crescita - emendamenti per fondo salva-opere e salva-banche
Un fondo per completare rapidamente le opere, nuove norme per il salvataggio delle banche e novità sugli ecoincentivi. Sono alcuni degli emendamenti approvati dalle commissioni Bilancio e Finanze della Camera al decreto Crescita, che dovrà essere convertito in legge entro la fine del mese.
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Fondo salva-opere
Per garantire il rapido completamento delle opere è previsto un fondo ad hoc, che sarà alimentato dal versamento di un contributo pari allo 0,5% del valore del ribasso offerto dall'aggiudicatario delle gare di appalti pubblici di lavori - di importo pari o superiore a 200mila euro a base d'appalto - e di servizi e forniture di importo pari o superiori a 100 mila euro a base d'appalto.
Salvataggio delle banche
Nel decreto è presente anche un emendamento per salvare le banche del Sud e in particolare la Popolare di Bari, grazie ad un'agevolazione fiscale per l'aggregazione degli istituti di credito del Mezzogiorno.
Le imprese e le banche del Sud potranno utilizzare le attività fiscali differite (Dta) trasformandole in credito di imposta fino a 500 milioni di euro in caso di aggregazioni.
Sostegno ai Comuni
Via libera delle commissioni Bilancio e Finanze ad un emendamento che prevede l'istituzione di un fondo ad hoc in cui confluiranno gli eventuali minori esborsi per la rinegoziazione dei mutui da parte dell'attuale Commissario al debito di Roma, che saranno utilizzati per i debiti delle città metropolitane.
Anche le città di Alessandria, Catania e i Comuni della Provincia di Campobasso potranno contare su norme salva-bilancio.
Estesi gli ecoincentivi
Un altro emendamento estende l'ecoincentivo per acquisti di elettrici o ibridi a tutte le moto, i motorini, le microcar e i tricicli. E' previsto uno sconto del 30%, fino a un massimo di 3mila euro, per l'acquisto di veicoli L1e, L2e, L3e, L4e, L5e, L6e ed L7, senza più limiti di potenza (prima era di 11 kw) e portando in rottamazione vecchi veicoli euro 0, 1, 2 e 3 (prima era euro 2).
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