Incentivi rinnovabili - la geotermia entra nel decreto FER 2
A pochi giorni dalla firma del tanto atteso decreto rinnovabili, si prepara la stesura del FER 2. E come promesso, fra le fonti incentivate ci sarà anche la geotermia.
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“La Regione Toscana porta a casa un primo, grande risultato”. Questo il commento dell'assessore regionale all'ambiente Federica Fratoni all'uscita dall'incontro presso il Ministero dello Sviluppo economico con il sottosegretario Davide Crippa, al quale hanno partecipato, oltre alla Regione Toscana, il Consorzio per lo sviluppo delle aree geotermiche (CoSviG) e i Comuni sedi di impianti di questo tipo.
Incentivi alla geotermia nel decreto FER 2
“Da un lato si è ottenuto l'inserimento della geotermia all'interno dello schema di decreto FER 2, che finanzia le fonti rinnovabili innovative. La geotermia, quindi, come tale potrà essere incentivata”, prosegue Fratoni.
Una promessa, quella di inserire questa fonte energetica tra quelle incentivabili nell’ambito del secondo provvedimento a favore delle rinnovabili, che Crippa aveva fatto già nei mesi scorsi e ribadita nel corso dell’incontro con gli stakeholder e i rappresentanti toscani al dicastero.
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Se l’Italia si piazza prima fra i Paesi UE per capacità di energia geotermica lo si deve principalmente alla Toscana, Regione leader del settore e fra quelle che più duramente ha combattuto con il Governo per l’introduzione degli incentivi alla geotermia già nel primo decreto rinnovabili.
Non a caso, la legge regionale sulla geotermia 2.0, che intende ridurre l’impatto ambientale e paesaggistico delle nuove centrali energetiche, favorendo nel contempo un approccio circolare, è stata assunta come punto di riferimento anche nel corso dell’incontro al MISE, “soprattutto per quanto riguarda i parametri ambientali ed i limiti delle emissioni che garantiscono l'adozione delle migliori tecnologie disponibili”, sottolinea Fratoni.
“La proposta illustrata ieri dal Mise è un buon punto di partenza che fa essere moderatamente ottimisti”, commenta Emiliano Bravi, presidente CoSviG. Che spiega che per avere accesso agli incentivi dovranno esserci miglioramenti sotto il profilo emissivo e più in generale dell’impatto ambientale”.
Più nel dettaglio, dal Ministero ritengono incentivabile sia la coltivazione della geotermia con totale reiniezione dei fluidi, dove tecnicamente possibile, sia quella tradizionale dove sono possibili innovazioni che consentano il drastico abbattimento degli impatti ambientali.
Riguardo alla migliori tecnologie disponibili necessarie allo scopo “il Ministero ha affermato di essere interessato, più che alle modalità, ad incentivare il raggiungimento dell’obiettivo finale, ovvero il miglioramento degli impatti ambientali”.