CdM blocca l'approvazione del Piano Nazionale Innovazione
Stop del Consiglio dei Ministri alla strategia nazionale per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione, presentata la scorsa settimana a Roma dalla ministra per l’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione, Paola Pisano.
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Durante la seduta del 21 dicembre il CdM non ha approvato il Piano nazionale per l'innovazione tecnologica e digitale a seguito delle polemiche scaturite da un probabile conflitto di interessi da parte di Casaleggio Associati. Il nome di Davide Casaleggio, infatti, compare tra quelli dei consulenti che hanno contribuito alle redazione del Piano.
"Non c'erano le condizioni per approvare in Consiglio dei Ministri il Piano per l'Innovazione digitale. C'è bisogno di un approfondimento e le norme, frutto di un'intesa nella maggioranza, potranno essere inserite in un emendamento in sede di conversione del decreto Milleproroghe", ha affermato Dario Franceschini, capo delegazione Pd in Consiglio dei ministri e ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo.
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Le azioni del Piano Nazionale Innovazione
La strategia di innovazione affonda le radici negli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) delle Nazioni Unite, la cui analisi ha portato all’individuazione delle tre sfide principali:
- la digitalizzazione della società;
- l’innovazione del Paese;
- lo sviluppo sostenibile e etico della società nel suo complesso.
Per affrontare tali sfide il Piano Nazionale Innovazione prevede 20+1 azioni, che saranno sviluppate di concerto anche con i territori per favorire l’implementazione di progetti innovativi.
Tra gli interventi in programma ci sono: l'introduzione di applicazioni di intelligenza artificiale nella gestione di procedimenti amministrativi; il progetto Made.IT rivolto alle startup tecnologiche nel campo dell’IA, cyber security, robotica e mobilità autonoma; la creazione di Fondo di investimento (Fondo MoonTransfer) di rapido intervento da 60 milioni di euro dedicato esclusivamente mobilità, robotica, IA e cybersecurity.
Nel dettaglio il Fondo MoonTransfer, che verrà incardinato presso l'Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l’energia e lo sviluppo sostenibile (ENEA), favorirà il trasferimento tecnologico tra centri di ricerca e imprese, raccogliendo risorse finanziarie dai grandi investitori istituzionali europei, dal Governo, dagli investitori istituzionali e dalle grandi imprese nazionali. Il Fondo MoonTransfer non sarà un fondo classico di venture capital, ma unirà strumenti di finanza innovativa che vanno dal grant all'equity al sostegno alla brevettazione in forma di grant d’onore.
Il Piano prevede anche: la creazione di una Alleanza per l’intelligenza artificiale sostenibile, un programma di inclusione digitale rivolto agli anziani che vivono in Comuni a più alto rischio di digital divide e l’iniziativa Repubblica Digitale per accompagnare la trasformazione digitale del paese.
L'ultima azione del programma, invece, sarà definita in collaborazione con i soggetti interessati che potranno proporre un'iniziativa o un’area di intervento per raggiungere entro il 2025 le sfide stabilite nel Piano.
L’attuazione della strategia si basa anche sull’utilizzo di diversi fondi di finanziamento, in particolare:
- i fondi destinati all’innovazione nella Manovra;
- i fondi non ancora impegnati, afferenti a programmi nazionali e europei (come i Fondi Pon, Pon gov, Fondi di Coesione);
- fondi già disponibili o di nuova programmazione grazie ad una rinnovata collaborazione con il Dipartimento della funzione pubblica.