Coronavirus: BCE potenzia il Qe pandemico con altri 600 miliardi
Francoforte rilancia gli acquisti di debito per l'emergenza pandemica, aumentando di 600 miliardi di euro il PEPP. Ecco in che modo la Banca centrale europea sta fronteggiando l’emergenza Coronavirus, che da mesi ormai stringe la propria morsa attorno ai Paesi membri dell’UE.
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La BCE rinforza il Pandemic Emergency Purchase Programme (PEPP), il programma temporaneo di acquisti netti, rendendo ancora più intenso lo sforzo per sostenere la ripresa.
BCE: PEPP, 600 miliardi in più e proroga di sei mesi
L'Eurotower approva una nuova iniezione di liquidità pari a 600 miliardi di euro nell'ambito del piano pandemico di acquisto di titoli, portandolo a 1.350 miliardi.
Durerà, inoltre, almeno fino a giugno 2021, e non più fino a dicembre 2020. D'altra parte, rimangono invariati i tassi di interesse: a quota zero il tasso di riferimento e allo -0,50% il tasso sui depositi presso la Bce.
L’obiettivo è migliorare le condizioni di finanziamento per l’economia reale e in particolare per le imprese e le famiglie. Gli acquisti del PEPP continueranno a essere realizzati in modo flessibile, in modo da ridurre in modo significativo i rischi a una trasmissione senza intoppi della politica monetaria, per esempio a causa di un eccessivo ampliarsi degli spread.
Nel comunicato ufficiale sono assenti i riferimenti ai rischi posti dalla pandemia, ma anche alla necessità di "assicurare un funzionamento senza intoppi dei mercati finanziari": il focus principale ora è concentrato sulla ripresa e sui prezzi.
BTp e Bund: i numeri aggiornati della BCE
L'Eurotower ha reso disponibili anche i dati di acquisto dei primi due mesi del PEPP, con l'Italia e la Germania a farla da padroni.
Nell’arco di due mesi, l’istituto di Fracoforte ha acquistato nell’ambito del PEPP 37,36 miliardi di euro di Buoni del Tesoro pluriennali, più 2,85 miliardi derivanti dal Quantitative Easing 2 standard. Si tratta, fanno sapere da Eurotower, del 21,6% circa degli acquisti di titoli di Stato (PSPP) effettuati dalla BCE in questo stesso periodo.
Ossia il 4,65% in più rispetto alla quota di acquisti spettante al nostro Paese nell’ambito del PEPP. In altre parole, la BCE ha acquistato 8 miliardi di euro di BTp in più rispetto a quelli che avrebbe dovuto acquistare in base alle regole che determinano il funzionamento del Piano straordinario anti-Covid.
Tuttavia, il Belpaese non è il maggior beneficiario del Piano di acquisti varato a metà marzo dalla BCE. Il Paese che può gode del più alto volume di buoni acquistati è infatti la Germania che, con oltre 43 miliardi di Bund venduti alla BCE, occupa la posizione più rilevante in questi ultimi due mesi.
Alle spalle dell’Italia troviamo la Francia con acquisti per 23,57 miliardi (al di sotto della chiave capitale) e la Spagna con acquisti per 22,39 miliardi (leggermente al di sopra della chiave capitale).
Non solo PEPP: Peltro e nuove misure dalla BCE
Il PEPP si aggiunge al Quantitative easing pandemico: uno scudo di protezione da oltre mille miliardi per l’anno in corso, nonché la prima mossa compiuta dall'istituto di Francoforte lo scorso marzo per contrastare gli effetti della pandemia sui mercati.
Oltre a Qe pandemico, la BCE ha arricchito il suo arsenale per la lotta al Covid-19 con una nuova munizione. Si tratta dei Pandemic Emergency Longer-Term Refinancing Operations (Peltro), introdotto a maggio per sostenere le condizioni di liquidità nel sistema finanziario dell'area dell'euro e contribuire a preservare il normale funzionamento dei mercati finanziari.
La misura si compone di sette operazioni di rifinanziamento addizionali che cominceranno a maggio e matureranno in sequenza sfalsata tra luglio e settembre 2021. Le operazioni saranno condotte attraverso una procedura di asta a tasso fisso a piena aggiudicazione, con un tasso d'interesse 25 punti base sotto il tasso medio delle operazioni principali di rifinanziamento prevalenti durante la vita di ogni Peltro.
Ma la nuova azione pro-liquidità Peltro non è l’unica novità decisa dall'autorità monetaria europea in questo nuovo contesto di pandemia.
Tagliati di 50 punti base i tassi d’interesse sulle maxi-aste di liquidità Tltro3 per il periodo compreso tra giugno 2020 e giugno 2021. Vale la pena di ricordare che le Tltro sono operazioni di rifinanziamento di lungo termine ‘targeted’ che si sostanziano in prestiti a tassi agevolati che la BCE concede alle banche dell’Eurozona. L’obiettivo è di incoraggiare gli istituti a stimolare l’economia reale.
Proseguiranno, inoltre, gli acquisti netti nell'ambito del programma di acquisto di attivi (App) con un ritmo mensile di 20 miliardi di euro, insieme agli acquisti nell'ambito della dotazione temporanea aggiuntiva di 120 miliardi di euro, fino alla fine dell'anno.
Le stime sulla contrazione economica
Secondo la presidente Lagarde, siamo di fronte ad una "crisi senza precedenti in tempi di pace", che rischia di provocare una contrazione del Pil dell’Eurozona tra il -5% e il -12% nel 2020.
Considerando queste premesse il consiglio direttivo della BCE "s’impegna pienamente a fare tutto ciò che sarà necessario, nell’ambito del suo mandato, per sostenere tutti i cittadini dell’area euro in questi tempi così difficili", ha aggiunto Lagarde.
Secondo le previsione, la ripresa economica dell’Eurozona si attende per il 2021. In merito l'autorità monetaria UE accoglie positivamente gli interventi da 540 miliardi di euro concordate dall’Eurogruppo, vale a dire il fondo Sure, il potenziamento della Bei e l’accordo sul Mes, e sollecita un ulteriore forte e tempestivo sforzo per sostenere la ripresa. Positiva anche l’impressione in merito all’accordo per creare un Recovery fund per far fronte a questa crisi senza precedenti.
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