Investimenti in infrastrutture e aiuti al settore trasporti nella fase 2.1
La salute di ponti e viadotti, gli investimenti possibili sulle infrastrutture italiane e le ricadute da coronavirus sul settore trasporti. Sono questi alcuni dei principali temi al centro dell'audizione della ministra dei Trasporti e Infrastrutture, Paola De Micheli, davanti le commissioni Ambiente e Trasporti della Camera. Focus anche su sblocco fondi inutilizzati e incentivi per spostamenti green.
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L'audizione del 6 maggio 2020 ha rappresentato un volano per discutere circa i futuri scenari di ripresa economica nella fase 2: dagli investimenti per rimettere in sicurezza le infrastrutture e i trasporti italiani, ai lavori che riescano a dare nuova linfa vitale a un settore sotto pressione.
Tema trasversale sono state le modalità di attuazione dei vari interventi, con un occhio di riguardo alla sostenibilità, per rimodernare e migliorare il comparto dei trasporti con incentivi e facilitazioni.
Fase 2: sbloccare fondi inutilizzati e in cassa
Con l'avvio della fase 2, i primi dati previsionali considerati dal Governo sono stati confermati: risulta, infatti, che sono in movimento circa 3 milioni di persone e il 10% di questi usa i mezzi pubblici.
Considerando la situazione attuale con lungimiranza, la ministra De Micheli ha affermato: "La prima cosa che faccio al ministero la mattina è provare a sbloccare tutti i soldi che abbiamo in cassa. Ciascuno può giudicare se bene o male, per ora sono 11 miliardi di euro, si può dire poco o tanto; credo che con poche mosse che faremo nelle prossime settimane un'altra ventina da qui ai prossimi 12 mesi noi li muoviamo".
Trasporto ferroviario, aereo e bonus bici
Il prossimo 18 maggio dovrebbe scatterare quella che si potrebbe definire come "Fase 2.1" per il trasporto in Italia.
Attualmente nel trasporto ferroviario sono stati gradualmente incrementati i servizi per garantire i collegamenti principali sul territorio nazionale. Nessuna limitazione è stata prevista per il trasporto merci.
Allo studio e in dirittura d'arrivo, invece, il riconoscimento di un buono di mobilità alternativa per città metropolitane e aree urbane con più di 50mila abitanti, un bonus di 500 euro per l'acquisto di biciclette e monopattini.
Situazione più complessa quella relativa al trasporto aereo, un settore che non riprenderà rapidamente quota. La ministra ha evidenziato però che "questo tempo di passaggio, di una prolungata Fase 2 o una Fase 3, prima di un ritorno alla normalità potrà rappresentare un'opportunità per riorganizzare e ridare una missione al sistema aeroportuale italiano".
DL maggio: Fondo compensazione e appalti
Nel decreto maggio ci saranno delle misure a sostegno del settore dei trasporti come l'istituzione di un fondo per la compensazione dei danni subiti dal trasporto pubblico locale. Si tratta, dice la ministra di "qualche centinaia di milioni, quindi importante e solido per compensare le perdite del tpl, non pesando sui soci, che sono i Comuni e le Regioni".
In tema di appalti, se da un lato è già delineato il regolamento unico del codice dei contratti, dall'altro è stato bloccato l'iter di approvazione perché è in corso una discussione su alcuni modelli di semplificazione normativa.
"Poiché il regolamento era un atto amministrativo che doveva interpretare e semplificare i margini di discrezionalità delle norme vigenti, se noi ci apprestiamo a intervenire sulle norme vigenti, mi sembrava - alla luce della discussione nel governo, nella maggioranza e più in generale in Parlamento, anche con tanti spunti interessanti spunti delle opposizioni - una fuga in avanti fare uscire un regolamento, se poi dopo, insieme, governo e Parlamento, decideranno di approdare a un ulteriore pacchetto di semplificazioni. Quindi per correttezza nei confronti di operatori e stazioni appaltanti l'idea di disallineare questi due termini mi sembrava sostanzialmente un errore che avrebbe potuto generare confusione", ha concluso la ministra.
Infine, il piano per il rinnovo del parco rotabile urbano per cui sono stati stanziati, già ripartiti e trasferiti alle Regioni 2,6 miliardi di euro, è stato portato avanti. A maggio saranno ripartiti gli ulteriori 400 milioni di euro.
Crollo del ponte di Albiano e le altre infrastrutture
L'occasione è stata utile anche per fare il punto della situazione sul crollo del viadotto di Albiano sul fiume Magra.
La ministra De Micheli si è detta positiva nei confronti di un ipotetico ponte provvisorio quale opera che "potrà essere posta a monte del ponte esistente in accordo con il Genio civile della Regione Toscana". Ha precisato, a tal proposito, che è in corso l'approfondimento dell'eventuale iter autorizzativo ed è ragionevole ritenere che la decisione definitiva potrebbe essere presa dal presidente della Regione, se le Camere daranno via libera alla sua nomina a commissario.
La struttura provvisoria potrebbe consentire il transito tutte le tipologie di veicoli previsti dal codice della strada, compresi quelli pesanti, con la sola esclusione dei trasporti eccezionali. Sulle rampe di accesso e uscita alle autostrade A15 e A12 la decisione dovrebbe esser presa a breve, poichè si sono resi necessari dieci giorni di approfondimento sul calcolo dei flussi nella progettazione delle rampe sul fronte toscano e ligure.
Durante la consulazione è stato messo in luce che, a seguito dei primi esami sono emerse alcune circostanze che potrebbero aver contribuito a generare il crollo del ponte di Albiano:
- il primo fattore sarebbe il sovraccarico apportato da una soletta apposta negli anni '90 e dal relativo sottofondo, il cui sovraccarico potrebbe aver eroso gran parte del margine di sicurezza imposto all'epoca della progettazione;
- il secondo fattore sarebbe la spinta di una frana sul lato Caprigliola con il suo "lento avanzare".
Secondo la ministra De Micheli, l'Anas "dovrà migliorare la propria performance anche in termine di gestione delle risorse assegnate e da attribuire su cui il ministero applica una vigilanza particolarmente attenta e scrupolosa. Mi riferisco in particolare agli stanziamenti per la manutenzione di ponti e viadotti 2016-2020 previsti dal contratto di programma", 1 miliardo e 300 milioni già assegnati che hanno una programmazione fino al 2024.
A proposito del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (MIT), è stato detto che attualmente è sul tavolo di lavoro un piano per l'eventuale sostituzione di ponti e viadotti la cui manutenzione straordinaria risulterà insufficiente, a valle di valutazioni e analisi strutturali. Nel caso in cui per alcune di queste opere non dovesse bastare la manutenzione straordinaria verrà predisposta una strategia, in accordo con tutti i concessionari incluso Anas, rispetto alle eventuali esigenze di sostituzione delle opere d'arte.