Green Deal call: consigli pratici per partecipare al bando Horizon 2020
Aperta fino a gennaio 2021 la call Green Deal, con cui Bruxelles intende sostenere progetti di ricerca e innovazione da 1 miliardo di euro. Alcuni consigli pratici per presentare una buona proposta progettuale.
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Per rispondere alle ambizioni del Green Deal europeo, nell’ambito del programma Horizon 2020 la Commissione lancia un invito volto a sostenere:
- progetti pilota, dimostrativi e prodotti innovativi,
- innovazione per una migliore governance della transizione green e digital,
- innovazione sociale e della catena di valore.
- accrescere l'ambizione in materia di clima;
- energia pulita, economica e sicura;
- industria per un'economia circolare e pulita;
- edifici efficienti sotto il profilo energetico e delle risorse;
- mobilità sostenibile e intelligente;
- strategia "Dal produttore al consumatore";
- biodiversità ed ecosistemi;
- ambiente privo di sostanze tossiche e a inquinamento zero.
Il bando offre anche opportunità di cooperazione internazionale per rispondere alle esigenze dei paesi meno sviluppati, soprattutto in Africa, nel contesto dell'accordo di Parigi e degli obiettivi di sviluppo sostenibile.
Data l'urgenza delle sfide a cui risponde, la call punta a risultati chiari e tangibili nel breve e nel medio periodo, perseguendo però una visione di cambiamento a lungo termine: meno azioni ma più mirate, grandi e visibili, con particolare attenzione alla pronta scalabilità, diffusione e penetrazione.
Le domande possono essere presentate entro il 26 gennaio 2021. L'avvio di quelli selezionati è previsto nell'autunno 2021.
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Come preparare una buona proposta progettuale?
Nel corso di un incontro dedicato alla Green Deal call nell'ambito degli European Research and Innovation days, Peter Petrov della DG Research and Innovation spiega come mettere a punto una buona proposta progettuale.
Leggere bene il testo, non reinventare la ruota
Benché potrebbe sembrare scontato, la prima cosa da fare è leggere attentamente il testo della call e comprendere le condizioni di eleggibilità del progetto.
Un consiglio all’apparenza banale ma in realtà molto importante è “non reinventare la ruota”. I progetti dovrebbero partire dai risultati raggiunti da progetti pre-esistenti - finanziati nell’ambito del programma Horizon e non solo - e rappresentare un avanzamento di questi ultimi e dello stato dell’arte in un certo ambito di ricerca.
Fondamentale indicare inoltre il Technology Readiness Level (TRL) del progetto.
Non sovrastimare l’impatto del progetto e il budget, non sottostimare i rischi
Che impatto ha il progetto? Una domanda essenziale cui la presentazione della proposta deve rispondere in modo chiaro e veritiero, soprattutto per quei progetti presentati nell’ambito dei topic che attivano le Innovation Actions (IA). Per questi ultimi, infatti, l’impatto atteso rappresenta un elemento di ranking più importante dell’eccellenza del progetto stesso (vedi criteri di valutazione).
L’importante, anche sul fronte economico, è non fornire una stima per eccesso: l’impatto del progetto e il budget richiesto, infatti, devono essere giustificati e non sovrastimati.
Infine, occorre prendere in considerazione tutti i rischi più importanti cui va incontro il progetto e indicare chiaramente quali azioni di mitigazione dei rischi si intendono attuare.
Come presentare il progetto
Un altro consiglio riguarda la presentazione del progetto, importante quanto i contenuti: dev’essere leggibile, semplice, magari usare delle grafiche per tagliare parte del testo, e rispettare il limite di pagine indicato.
Una call olistica richiede un approccio interdisciplinare
Victoria Beaz Hidalgo dell’agenzia EASME porta l’attenzione sulle caratteristiche uniche della Green Deal call. In primis l’approccio olistico: i topic della call rispecchiano gli 8 elementi che costituiscono l’ossatura del Green Deal.
Le proposte progettuali non possono essere da meno, ed occorre innanzitutto adottare un approccio interdisciplinare. Inoltre, dalla fase concettuale della proposta, si deve prendere in considerazione l'integrazione della conoscenza degli stakeholder e il coinvolgimento degli utenti finali. Decisive inoltre le connessioni con iniziative europee e progetti pre-esistenti.
Come vengono valutati i progetti
Silvia Abad dell’Agenzia esecutiva per la ricerca (REA) fornisce una serie di indicazioni sulle modalità di valutazione dei progetti presentati nell’ambito della Green Deal call, chiarendo innanzitutto le tempistiche: le proposte inviate saranno valutate entro 5 mesi, ed entro fine settembre ogni grant agreement dev’essere firmato.
Le proposte saranno valutate in modo trasparente, sulla base del work programme e di criteri ben definiti, da esperti indipendenti.
Tre i criteri di aggiudicazione seguiti: eccellenza, impatto e qualità ed efficienza di attuazione. Infine, le scale e le soglie di punteggio prevedono: