Contributi per i Comuni per efficienza energetica e sviluppo sostenibile
Pubblicate le modalità attuative con cui i Comuni possono richiedere i contributi per realizzare investimenti nel campo dell'efficientamento energetico e dello sviluppo territoriale sostenibile.
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I contributi, previsti dal decreto Crescita (decreto n. 34 del 30 aprile 2019) e le cui modalità attuative sono disciplinate dal decreto del Ministero dello Sviluppo economico del 1° settembre 2020, sono ripartiti tra i Comuni con popolazione inferiore a 1.000 abitanti.
A quanto ammonta il contributo
L’importo del contributo (fissato dal decreto MISE del 2 luglio 2020, che fissa anche l'elenco dei Comuni ammissibili) è pari a 19.329,89 euro in favore di ciascuno dei 1.940 comuni con popolazione inferiore a 1.000 abitanti per la realizzazione di progetti relativi a interventi di efficientamento energetico e sviluppo territoriale sostenibile.
Nel caso in cui il costo dell’intervento superi tale importo, sarà a carico del Comune la copertura della parte di costo eccedente.
Cosa finanzia
I contributi riguardano la realizzazione di interventi di efficientamento energetico e sviluppo territoriale sostenibile, tra cui mobilità sostenibile.
Le opere:
- non devono già ottenuto un finanziamento a valere su fondi pubblici o privati, nazionali, regionali, provinciali o strutturali di investimento europeo;
- devono essere aggiuntive rispetto a quelle già programmate sulla base degli stanziamenti contenuti nel bilancio di previsione dell’anno in corso;
- devono essere avviate entro il 15 novembre 2020 (intendendo per avvio la data di inizio dell’esecuzione dei lavori).
Non sono ammissibili gli interventi di ordinaria manutenzione, di mera fornitura e la progettazione non a supporto della concreta realizzazione dell’opera.
I Comuni trasmettono al MISE le informazioni relative agli interventi oggetto di contributo tramite posta elettronica certificata all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. .
Esempi di interventi ammissibili
A titolo esemplificativo il decreto del 1° settembre riporta gli interventi ammissibili e, per ciascuno di essi, le tipologie di interventi realizzabili:
Interventi volti all’efficientamento dell’illuminazione pubblica, al risparmio energetico degli edifici di proprietà pubblica e di edilizia residenziale pubblica:
- Relamping ovvero sostituzione dell’illuminazione interna ed esterna con sistemi più efficienti;
- Efficientamento della pubblica illuminazione, come ad esempio, installazione di un nuovo impianto con apparecchi illuminanti a Tecnologia Led. Sono ricompresi anche interventi di estensione dell’impianto di pubblica illuminazione purché a tecnologia efficiente e previa verifica dell’efficientamento dell’esistente;
- Impianti di illuminazione, quali, ad esempio, per campi sportivi o altre aree, purché le superfici interessate siano parte del patrimonio comunale;
- Miglioramento dell'isolamento termico dell'involucro edilizio;
- Sostituzione di infissi e pannelli vetrati con altri a minor dispersione termica e introduzione di schermature;
- Sostituzione/installazione di sistemi per la climatizzazione (caldo freddo) con tecnologie ad alta efficienza;
- Sostituzione/installazione di sistemi per la produzione di energia termica e ACS da fonti rinnovabili;
- Sostituzione di caldaie con maggiore efficienza, installazione di impianti fotovoltaici, pompe di calore, gruppi frigo più efficienti di quelli installati;
- Sostituzione/installazione di sistemi per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili;
- Installazione di sistemi di monitoraggio, controllo e gestione termici ed elettrici negli edifici, compresa illuminazione e ventilazione purché ad esclusivo utilizzo/beneficio dell’immobile;
- Applicazione di tetti verdi, di vernici verticali e orizzontali e sistemi per il recupero delle acque meteoriche per la riduzione dell’effetto isola di calore per singolo edificio;
- Installazione di sistemi di produzione energia elettrica da fonti rinnovabili integrati con sistemi di accumulo e sistemi di ricarica per veicoli elettrici;
- Sistemi di accumulo di impianti fotovoltaici su strutture pubbliche già realizzati, purché non si tratti di mera fornitura, ma accumulo a beneficio della struttura pubblica o per uso finale pubblico (ad esempio, ricarica veicoli parco comunale elettrici);
- Interventi relativi all’installazione di apparecchiature per il monitoraggio, telecontrollo e regolazione delle centrali energetiche di edifici pubblici;
- Prestazioni tecniche quali ad esempio classificazione sismica, classificazione e attestazione energetica, diagnosi energetica dell’edificio, analisi di consistenza dell’impianto di illuminazione pubblica, purché pertinenti agli interventi da realizzare e, quindi, collegate alla realizzazione dell’opera pubblica.
Interventi volti all’installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili:
- Installazione di impianti non integrati in edifici, per la produzione di energia elettrica o termica, con funzione di copertura di consumi e utilizzi finali collettivi o pubblici, dalla pubblica illuminazione alle reti di ricarica elettrica per veicoli, dal consumo collettivo di edifici, anche sul modello delle cooperative di comunità, a reti di teleriscaldamento purché a beneficio locale.
Interventi in materia di mobilità sostenibile:
- Installazione di infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici;
- Interventi di collocamento di stazioni di ricarica elettrica per veicoli elettrici tipo Hypercharger;
- Installazione di infrastrutture e servizi infrastrutturali dedicati alla mobilità dolce e alla micromobilità, come ad esempio infrastrutture e servizi per la viabilità, ciclostazioni, postazioni di sosta, ciclofficine e servizi assimilati, adeguamento accessibilità dei percorsi;
- Servizi per la ciclomobilità e pedonalità, compresa la micromobilità in sperimentazione, ad esempio bike sharing e altre forme di noleggio e sharing, servizi per l’integrazione con il TPL compresa quella tariffaria, dispositivi per la sicurezza, purché l’intervento non si traduca nella mera acquisizione del mezzo di trasporto;
- Realizzazione di nuove fermate autobus in un contesto di sviluppo territoriale sostenibile/mobilità sostenibile, di integrazione al servizio Tpl con realizzazione di servizi innovativi a chiamata o simili (ad esempio, navette elettriche o a basse emissioni ad uso scolastico - casa scuola o casa lavoro o turistiche, di collegamento con parcheggi di interscambio);
- Interventi MAAS e tecnologici nelle aree urbane applicati alla mobilità delle merci e delle persone (ad esempio sistemi di rilevamento avanzati ZTL);
- Sistemi di semaforistica intelligente.
Interventi volti allo sviluppo sostenibile:
- Interventi di verde urbano integrato, di utilizzo di materiali “attivi” per la mitigazione climatica e per l’assorbimento di emissioni, inquinanti e polveri sottili, compresi tetti verdi e verde verticale diffuso e a basso consumo idrico;
- Interventi innovativi di recupero diffuso dell’acqua piovana a livello di quartiere e urbano;
- Applicazione diffusa di ecosistemi attivi, quali agricoltura urbana, apicoltura e similari, di monitoraggio e miglioramento della qualità dell’aria;
- Installazione di sistemi di monitoraggio e misurazione (ad esempio, centraline) per il rilevamento di emissioni e concentrazioni nell’aria;
- Interventi di arredo urbano attivo e intelligente a basso impatto ambientale per la mitigazione del calore;
- Interventi collettivi/pubblici di riduzione, raccolta e di recupero degli imballaggi Installazione di isole ecologiche intelligenti;
- Interventi per la realizzazione della cassetta dell’acqua per garantire una buona riduzione di consumo e la gestione delle bottiglie di plastica, purché si tratti di intervento che ricada nell’ambito del patrimonio comunale e rappresenti un servizio comunale a beneficio dei cittadini.
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