Tribunale unico brevetti: il Governo candida Milano
In vista della riunione del Comitato preparatorio del Tribunale Unificato dei Brevetti (TUB), in programma a Bruxelles per il 10 settembre, l'Italia candida la città di Milano per ospitare la terza divisione centrale del TUB, dopo il ritiro di Londra a seguito della Brexit. Torino, invece, ospiterà l'Istituto Italiano per l’Intelligenza Artificiale (I3A).
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L’obiettivo della candidatura di Milano a ospitare la sede del Tribunale unico brevetti insieme alla designazione di Torino per l'Istituto Italiano per l’Intelligenza Artificiale (I3A) è creare una sinergia tra le due città e il Governo e, allo stesso tempo, consolidare l’asse nord-ovest del paese e, con esso, l’Italia.
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Tribunale unico brevetti: l'Italia è di nuovo in gioco
La scelta di Milano quale candidata per la terza sede centrale del Tribunale unificato dei brevetti è una decisione strategica, in direzione di un ulteriore contributo italiano allo sviluppo e alla crescita dell’Unione europea. Sarebbe al fianco di Parigi e Monaco di Baviera nel compito di registrare le nuove scoperte e soluzioni ideate nel campo delle scienze umane e del farmaceutico.
Una volta che l'accordo internazionale sul TUB entrerà in vigore, diventerà operativo anche il brevetto unico europeo, che consentirà - attraverso il pagamento di una unica tassa di rinnovo direttamente all'Ufficio brevetti europeo (EPO) - di ottenere contemporaneamente la protezione brevettuale nei 26 paesi UE aderenti all'iniziativa: Italia, Francia, Germania, Regno Unito, Paesi Bassi, Belgio, Lussemburgo, Polonia, Malta, Cipro, Grecia, Svezia, Danimarca, Finlandia, Estonia, Lettonia, Lituania, Repubblica ceca, Repubblica slovacca, Slovenia, Portogallo, Austria, Romania, Bulgaria, Ungheria, Irlanda.
In base agli ultimi aggiornamenti riportati sul sito del MISE, l'accordo TUB è stato già ratificato da 16 Stati membri, tra cui l’Italia, e, delle tre ratifiche obbligatorie ai fini dell’entrata in vigore dell’accordo - ossia quelle da parte di Francia, Regno Unito e Germania – manca quest’ultima, ritardata da una sentenza emanata il 20 marzo 2020 dalla Corte costituzionale federale tedesca.
La sentenza in questione ha dichiarato nullo per vizi di forma l'atto con cui il Parlamento tedesco aveva a suo tempo approvato nel 2017 la ratifica dell'Accordo TUB. Il nuovo disegno di legge di ratifica è stato predisposto dal ministro della Giustizia tedesco ed è stato oggetto di consultazione fra gli stakeholder fino al 3 luglio 2020.
Per quanto riguarda l’impatto della Brexit, resta da definire come potrà essere avviato il sistema del brevetto unitario senza il Regno Unito, alla luce del fatto che, dopo aver ratificato l’accordo TUB nel 2018, il Governo britannico, coerentemente all’annuncio a fine febbraio 2020 di voler uscire dal sistema del brevetto unitario, ha ufficializzato il ritiro della ratifica a fine luglio 2020.
Pertanto, al momento non è possibile prevedere una data per l’entrata in vigore del nuovo sistema, che si stima, indicativamente, potrà essere operativo non prima del 2022.
Torino: capitale italiana dell'intelligenza artificiale
Torino è stata invece scelta come sede principale per l’Istituto Italiano per l’Intelligenza Artificiale (I3A), il network che coordinerà le varie attività di ricerca in questo campo e che costituirà uno dei tasselli principali della strategia definita dal Ministero per lo Sviluppo economico (MISE).
Si tratta di una struttura di ricerca e trasferimento tecnologico capace di attrarre talenti dal mercato internazionale e, contemporaneamente, diventare un punto di riferimento per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale in Italia, in connessione con i principali trend tecnologici (tra cui 5G, Industria 4.0, Cybersecurity).
I settori principalmente coinvolti saranno quelli della manifattura e robotica, IoT, sanità, mobilità, agrifoood ed energia, pubblica amministrazione, cultura e digital humanities, aerospazio.