A fine gennaio i primi pagamenti del Fondo ristorazione
Poste Italiane sta per avviare l'istruttoria sulle oltre 46mila domande per il bonus ristoranti ricevute nel mese di apertura dello sportello, mentre il Mipaaf ha già sbloccato le risorse per l'erogazione dei pagamenti.
Il bonus ristorazione nel decreto Agosto
Finanziato con 600 milioni di euro dal decreto Agosto, il bonus ristoranti sostiene l'acquisto di prodotti alimentari e vitivinicoli, anche DOP e IGP, provenienti dal filiere del territorio. La legge di conversione del dl 104-2020 ha ampliato la platea dei beneficiari dei contributi a fondo perduto, includendo oltre ai ristoranti anche agriturismi, mense, catering per eventi e alberghi, mentre con il decreto attuativo del 27 ottobre scorso la gestione della misura è stata affidata dal Ministero delle Politiche agricole e alimentari a Poste Italiane.
Delle 46.692 domande presentate tra il 15 novembre e il 15 dicembre per ottenere il bonus ristorazione, 31.086 sono arrivate via web e 15.606 attraverso gli uffici postali. Al momento è noto con certezza solo l'importo dei contributi richiesti per via telematica - oltre 221 milioni di euro per una media di 7.139 euro a domanda - perchè Poste sta ultimando la lavorazione delle istanze pervenute agli sportelli. La stima del Mipaaf, però, è che l'importo richiesto sia pari complessivamente a circa 350 milioni di euro.
Fondo ristorazione, come funziona
Il bonus ristorazione è un contributo a fondo perduto, di importo compreso tra 1.000 e 10mila euro, concesso per gli acquisti di prodotti agroalimentari, inclusi prodotti vitivinicoli, della pesca e dell'acquacoltura, anche DOP e IGP, che valorizzino la materia prima di territorio. Deve trattarsi, cioè di prodotti acquistati attraverso il canale della vendita diretta, oppure ottenuti da una filiera integralmente nazionale, dalla materia prima al prodotto finito.
Gli acquisti devono essere effettuati dopo il 14 agosto 2020 ed essere dimostrati attraverso apposita documentazione fiscale. Inoltre, la spesa deve comprendere almeno 3 differenti tipologie di prodotti agroalimentari, con il prodotto principale che non supera il 50% della spesa totale.
Il decreto attuativo riconosce priorità agli acquisti di prodotti DOP e IPG e di prodotti ad alto rischio di spreco, che sono elencati nell'allegato al provvedimento e rientrano nel paniere già elaborato dal "Tavolo per la lotta agli sprechi e per l'assistenza alimentare" per il Programma di distribuzione delle derrate alimentari finanziato dal FEAD, il Fondo europeo per gli aiuti agli indigenti 2014-2020.
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Chi può ottenere il Bonus ristorazione
Il contributo a fondo perduto è riservato alle imprese attive nel settore della ristorazione, con codice ATECO prevalente:
- 56.10.11 (ristorazione con somministrazione),
- 59.29.10 (mense)
- 56.29.20 (catering continuativo su base contrattuale)
- 56.10.12 (attività di ristorazione connesse alle aziende agricole),
- 56.21.00 (catering per eventi),
- 55.10 (alberghi, limitatamente alla somministrazione di cibo).
Il contributo è concesso sia alle imprese in attività alla data del 15 agosto 2020, avviate a decorrere dal 1° gennaio 2019 o il cui ammontare del fatturato medio dei mesi da marzo a giugno 2020 sia inferiore ai tre quarti dell'ammontare del fatturato medio dei mesi da marzo a giugno 2019.
L'agevolazione è concessa nei limiti di spesa indicati dalla normativa europea in materia di aiuti de minimis e de minimis agricolo fino ad esaurimento delle risorse disponibili. Laddove la domanda superi lo stanziamento (600 milioni per il 2020) è prevista la determinazione del contributo concedibile in misura percentualmente proporzionale agli acquisti documentati.
La procedura per l'erogazione dei pagamenti
Le domande di contributo sono state inviate a Poste Italiane sia mediante un'apposita piattaforma web, il portale della ristorazione, che mediante gli uffici postali, dal 15 novembre al 15 dicembre.
In base alle stime del Mipaaf, le 46.692 istanze presentate nel mese di apertura dello sportello non hanno esaurito la dotazione di 600 milioni, fermandosi a circa 350 milioni di euro. Cifre che dovranno essere confermate una volta terminata la lavorazione delle domande presentate agli sportelli postali, cui seguirà la fase di istruttoria.
Poste effettua infatti la verifica del rispetto del massimale degli aiuti de minimis, cui segue l'autorizzazione degli anticipi - pari al 90% del valore del contributo - da parte del Ministero delle Politiche agricole e l'erogazione tramite bonifico da parte di Poste Italiane. Entro 15 giorni dall'anticipo il soggetto beneficiario presenta a Poste la quietanza di pagamento degli acquisti, che sblocca l'emissione del bonifico a saldo del bonus.
Il Mipaaf ha già trasferito le risorse al soggetto gestore, che una volta concluso il procedimento dovrebbe avviare i pagamenti per la fine di gennaio.
Dotazione non ancora esaurita. Cosa sapere in caso di riapertura dello sportello
Dal momento che il budget non è stato completamente assorbito, non si può escludere una riattivazione dello strumento, anche alla luce delle difficoltà che il settore continua a sperimentare a causa delle misure per il contenimento della pandemia da Covid-19.
In quel caso potrebbero tornare utili le risposte alle domande più frequenti raccolte nella sezione FAQ del Portale della ristorazione, tra cui diverse relative alle spese ammissibili al contributo a fondo perduto.
Ad esempio la pagina spiega che il prodotto principale, cioè la categoria di merce - come vino, latte, carni, salumeria - che ha generato la spesa maggiore, non deve superare il 50% della spesa totale massima ammissibile, quindi deve restare entro la soglia di 5mila euro. E l'acquisto di tre tipologie dello stesso prodotto, ad esempio un vino generico, uno DOP e uno biologico, ricade nella soglia del 50%, in quanto non si tratta di categorie merceologiche differenti.
Le FAQ spiegano inoltre che sono considerati prioritari gli acquisti di prodotti DOP e IGP e di prodotti ad alto rischio di spreco, riportati nella tabella prodotti rispettivamente con codice DOCIGP e RS (Rischio Spreco)
Diversi i chiarimenti sulle modalità di presentazione delle domande, tra cui i dati da inserire nella modulistica, le modalità di trasmissione delle quietanze di pagamento e l'ammissibilità delle fatture relative a pagamenti in contanti.
La sezione FAQ spiega anche che le imprese richiedenti che hanno effettuato la domanda on line potranno consultare l’aggiornamento della pratica direttamente sul Portale, mentre quelle che si sono recate presso gli sportelli di Poste Italiane potranno utilizzare il canale telefonico dedicato, al numero verde 800.122.160, gratuito da rete fissa e mobile, disponibile dal lunedì al sabato dalle 8 alle 20.
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