Finanziamenti per la riqualificazione energetica di edifici pubblici e il risparmio idrico
Il ministro dell’Ambiente Sergio Costa ha firmato il decreto che disciplina i finanziamenti agevolati per la riqualificazione energetica degli edifici di proprietà pubblica (scuole, strutture sanitarie, impianti sportivi) e per l’efficientamento e il risparmio idrico.
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Il decreto interministeriale disciplina le modalità di presentazione delle domande e individua i criteri e le modalità di concessione, erogazione e rimborso dei finanziamenti agevolati per la riqualificazione, l'efficientamento degli edifici pubblici e il risparmio idrico, nonché le caratteristiche di strutturazione dei fondi di investimento immobiliare e dei correlati progetti di investimento.
Le risorse a disposizione ammontano a 200 milioni di euro e derivano dal mancato esaurimento di quanto stanziato per il Fondo Kyoto Scuole, che prevede la concessione di finanziamenti a tasso agevolato per realizzare interventi di efficientamento energetico sugli edifici di proprietà pubblica destinati ad uso scolastico ed universitario.
Gli interventi finanziati devono conseguire un miglioramento del parametro di efficienza energetica dell’edificio di almeno due classi in un periodo massimo di tre anni e garantire un risparmio dei consumi energetici di circa il 25%.
Il ministero dell’Ambiente può eseguire sopralluoghi al fine di verificare la regolare esecuzione degli interventi finanziati, nonché richiedere ai soggetti beneficiari ogni chiarimento ritenuto necessario.
“Efficientare, sia dal punto di vista energetico che da quello idrico, le scuole, gli asili nido, le università, gli edifici dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica e quelli adibiti a ospedali, policlinici e ai servizi socio-sanitari, così come gli impianti sportivi, significa fare un regalo all’ambiente, all’economia e all’occupazione. Con interventi come questi si incrementa la green economy, già sostenuta dall’ecobonus, e si dà un contributo anche alla grande battaglia contro i cambiamenti climatici che l’emergenza Covid non può far passare in secondo piano”, sottolinea il ministro Sergio Costa.
Il decreto è stato condiviso con il ministero dell’Economia e delle Finanze e ha ricevuto il concerto dei ministeri dello Sviluppo economico, dell’Istruzione e dell’Università.
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