OCM Vino 2020-21: cambiano i bandi delle misure Promozione e Investimenti
La Conferenza Stato-Regioni ha approvato due decreti del Ministero delle Politiche agricole che modificano le condizioni di accesso alle misure per la Promozione nei paesi terzi e per gli Investimenti dell'OCM Vino 2020-21 per sostenere i produttori danneggiati dalla crisi Covid-19.
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Si allarga la platea dei beneficiari dei contributi a fondo perduto della misura Promozione dell'OCM Vino e si allungano i termini per richiedere i finanziamenti della misura Investimenti 2020-21. E' questo in sintesi il contenuto dei due decreti Mipaaf approvati in Conferenza Stato-Regioni per sostenere i produttori di vino, colpiti dal Coronavirus sia sul fronte della riduzione delle esportazioni che per la contrazione del canale Horeca a causa delle limitazioni alle attività di bar, pub e ristoranti.
"Dopo l'esonero contributivo, le misure di distillazione di crisi e di vendemmia verde per i vini di qualità, e il Fondo ristorazione, ora con questi due decreti di modifica dell'OCM Vino vogliamo venire ancor più incontro alle aziende vitivinicole per consentirgli di accedere il più possibile alla misura di Promozione dei prodotti vitivinicoli nei paesi terzi e alla misura Investimenti e fronteggiare così l'emergenza in atto", ha commentato la ministra delle Politiche agricole, Teresa Bellanova.
Misura Promozione OCM Vino, scende l'importo minimo dei contributi a fondo perduto
Con il decreto relativo alla misura Promozione dell'OCM Vino, il Mipaaf ha ridotto il contributo minimo ammissibile per Paese previsto per i progetti di promozione per il 2020-2021. In questo modo sarà possibile soddisfare un maggior numero di richieste e ampliare la platea di soggetti che possono accedere ai fondi a disposizione.
La misura, da oltre 100 milioni di euro, prevede la concessione di contributi fino a un massimo del 60% delle spese sostenute per azioni in materia di relazioni pubbliche, promozione e pubblicità dei prodotti vitivinicoli, per la partecipazione a manifestazioni, fiere ed esposizioni, ma anche campagne di informazione e studi per valutare i risultati di queste stesse azioni.
Con riferimento al bando per l'annualità 2020-21, in scadenza il 23 novembre, il decreto stabilisce che per i progetti a valere sui fondi di quota nazionale il contributo minimo ammissibile passa:
- da 250mila a 120mila euro per Paese terzo o mercato del Paese terzo in caso di progetti riguardanti più di un Paese,
- da 500mila a 240mila euro per i progetti destinati a un solo Paese terzo.
Le Regioni potranno comunque fissare nei propri avvisi un contributo minimo ammissibile diverso da quello fissato per i progetti a valere sui fondi di quota nazionale.
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Più tempo per partecipare al bando della misura Investimenti
L'altro provvedimento approvato in Conferenza Stato-Regioni va a modificare il decreto ministeriale n. 3843 del 2019, prorogando il termine per la presentazione delle domande di aiutoper gli investimenti per la campagna 2020-2021.
La scadenza del 15 novembre slitta al 30 novembre 2020 per dare più tempo alle imprese e alle organizzazioni interprofessionali di richiedere i contributi a sostegno degli investimenti in impianti di trattamento, in infrastrutture vinicole e in strutture e in strumenti di commercializzazione del vino.
Il contributo, modulato in base alla dimensione dell'impresa, arriva al 45% della spesa per le PMI (50% per quelle delle regioni Convergenza) ed è destinato al sostegno di investimenti strettamente correlati all’attività vitivinicola e mantenuti in azienda per un periodo minimo di cinque anni dalla data di pagamento finale.
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