Contributi al Terzo settore contro la povertà educativa al Sud, in Lombardia e Veneto
L'Agenzia per la Coesione territoriale lancia due bandi, per un totale di 20 milioni di euro, per la concessione di contributi agli enti del Terzo settore che presentino progetti di contrasto alla povertà educativa nelle regioni del Mezzogiorno e in Lombardia e Veneto.
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I bandi dell'Agenzia per la Coesione prevedono la concessione di contributi agli enti del Terzo settore per interventi socio-educativi diretti a contrastare la povertà educativa, fenomeno che rischia di aggravarsi nel contesto delle misure connesse alla gestione dell'emergenza sanitaria dal Covid-19, con il ricorso alla didattica a distanza, la condizione di isolamento durante il lockdown e l'aumento della fragilità economica di milioni di famiglie.
Il Sud, la Lombardia e il Veneto sono le aree target degli avvisi, finanziati dal Fondo Sviluppo e Coesione con i 20 milioni stanziati per il contrasto della povertà educativa dal decreto Rilancio. Risorse che potranno essere integrate da fondi regionali per il finanziamento di ulteriori progetti utilmente collocati in graduatoria.
Contributi per progetti del Terzo settore contro la povertà educativa
Il primo avviso dell'Agenzia, da 16 milioni di euro, è diretto a finanziare progetti presentati da enti del Terzo settore per il contrasto alla povertà educativa nelle Regioni meno sviluppate e in transizione, cioè Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Quattro milioni sono invece destinati al bando rivolto alle regioni Lombardia e Veneto.
Gli interventi socio-educativi possono riguardare tre fasce di età: 0-6 anni, 5-14 anni e 11-17 anni. Sono finanziabili sia progetti diretti all'ampliamento e al potenziamento dei servizi educativi e di cura, che attività volte alla prevenzione di varie forme di disagio, in particolare abbandono scolastico e bullismo, anche attraverso azioni congiunte “dentro e fuori la scuola” che favoriscano il riavvicinamento di quelli che hanno abbandonato gli studi o che presentano forti rischi di dispersione.
Le proposte possono essere presentate da partnership costituite da enti del Terzo settore, che abbiano capacità ed esperienza in questo campo di intervento sociale e che siano radicati nelle comunità di riferimento.
I contributi agli enti del Terzo settore vanno da un minimo di 250mila a un massimo di 500mila euro e coprono fino al 95% del costo ammissibile; il restante 5% deve quindi essere coperto dalla partnership.
Per entrambi i bandi le domande possono essere presentate dalle ore 12.00 del 12 novembre ed entro il 12 gennaio 2021.
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