Aiuti di Stato: UE, ok a schema liquidazione per le piccole banche italiane
La Commissione europea ha dato l'ok al piano di liquidazione italiano per le piccole banche nazionali (diverse dalle cooperative) con asset totali inferiori ai 5 miliardi di euro. Secondo Bruxelles, l'agevolazione rispetta le norme del Quadro temporaneo per gli aiuti di Stato.
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Dopo il via libera da parte di Bruxelles allo schema di aiuto nazionale da 175 milioni di euro per sostenere le imprese turistiche e termali duramente colpite dagli effetti della crisi Covid-19, arriva una nuova decisione nell'ambito del Quadro temporaneo per gli aiuti di Stato. La Commissione europea ha infatti approvato un piano di liquidazione rivolto alle piccole banche (diverse dalle cooperative) con un asset totali inferiori ai 5 miliardi di euro.
Aiuti di Stato: Bruxelles approva piano liquidazione piccole banche
L'autorizzazione è stata concessa per 12 mesi dal novembre 2020. Lo schema facilita il lavoro delle autorità italiane quando le autorità competenti trovano una banca in fallimento, concludono che la risoluzione non è nell'interesse nazionale e la mettono in liquidazione coatta amministrativa.
Nel valutare l'interesse pubblico, le autorità devono garantire che la liquidazione coatta amministrativa raggiunga gli obiettivi della risoluzione. In base allo schema di aiuto, lo Stato italiano sosterrà la vendita di asset e passività ad un'altra banca. Il compratore sarà selezionato in base ad un processo di gara e dovrà integrare le attività acquisite entro un anno. Azionisti e creditori subordinati della banca fallita dovranno contribuire alle perdite aiutando a minimizzare il ricorso agli aiuti.
Per Bruxelles il regime di aiuto è in linea con la comunicazione bancaria del 2013 fatto salvo per la soglia del bilancio delle banche ammesse che nelle regole è 3 miliardi di euro. L'antitrust europeo ha accettato una soglia più alta, ovvero 5 miliardi, data l'eccezionale situazione dovuta al Covid e le garanzie che l'Italia ha inserito nello schema.
Ok da Bruxelles a schema per sostegno alla liquidità delle banche italiane
In precedenza, lo scorso 11 novembre, la Commissione europea ha dato anche il via libera al regime di sostegno alla liquidità per le banche italiane, nel contesto del Quadro temporaneo degli aiuti di Stato.
Secondo quanto stabilito, il Governo potrà rilasciare garanzie sulle passività di nuova emissione e sull’Emergency Liquidity Assistance (ELA) dalla banca centrale, fino a un importo nominale complessivo di 19 miliardi di euro. Solo le banche italiane "valide", come definite dall'autorità di vigilanza competente, con temporanee emissioni di liquidità avranno accesso alla misura.
La Commissione ha ritenuto che l'aiuto sia "appropriato, necessario e proporzionale", sulla base dei criteri stabiliti nella comunicazione sul settore bancario del 2013. Anche la remunerazione per la garanzia da corrispondere allo Stato italiano è in linea con la Comunicazione di Prolungamento 2011.
La misura è valida fino al 20 maggio 2021.
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Aiuti di Stato: UE approva il regime italiano per le imprese turistiche e termali
Il 16 novembre, Bruxelles ha approvato il regime italiano riguardante l'esonero contributivo introdotto dal decreto Agosto per ridurre i costi salariali delle imprese nel comparto turistico e dei bagni termali. L'agevolazione ha un duplice obiettivo: ridurre i costi sostenuti dai datori di lavoro privati attivi in settori specifici e preservare i livelli occupazionali nel contesto della pandemia di coronavirus.
La misura prevede un'esenzione totale dal pagamento dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, ad eccezione dei contributi all'assicurazione per gli infortuni sul lavoro, per un periodo massimo di tre mesi.
La Commissione ha riscontrato che il regime italiano soddisfa le condizioni stabilite nel Temporary framework. In particolare, l'aiuto non supera l'importo di 800.000 euro per impresa ed è limitato nel tempo, in quanto applicabile fino a fine anno.
L'agevolazione può essere fruita dai datori di lavoro operativi nel settore del turismo e delle terme che assumono dipendenti con nuovi contratti di lavoro a tempo determinato o stagionali per il periodo dal 15 agosto al 31 dicembre 2020.
Approvato regime italiano decontribuzione alternativa al cassa integrazione
L'11 novembre la Commissione ha invece autorizzato un regime di aiuto italiano del valore di 484 milioni di euro che prevede l'esenzione dal versamento dei contributi previdenziali per le aziende di tutti i settori, esclusi i settori finanziario e agricolo, che avevano fruito della cassa integrazione ordinaria e in deroga, a maggio e giugno 2020, ma che non richiedono i trattamenti di cassa integrazione ordinaria, assegno ordinario e cassa integrazione in deroga previsti dal dl Agosto.
L'aiuto consiste nell'esonero totale dal pagamento dei contributi sociali obbligatori del datore di lavoro (ad eccezione di quelli relativi all'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro) per un periodo massimo di quattro mesi, fino al 31 dicembre 2020.
La Commissione ha riscontrato che il regime italiano soddisfa le condizioni stabilite nel Temporary framework. In particolare, l'aiuto non supera l'importo di 120.000 euro per ciascuna impresa operante nel settore della pesca e dell'acquacoltura, o 800.000 euro per le imprese operanti in tutti gli altri settori, ed è limitato nel tempo, in quanto applicabile fino a fine anno.
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