Recovery fund: le riforme nazionali che ottengono il via libera di Bruxelles
La Commissione europea ha approvato 226 progetti nei 27 Stati membri che nel 2021 riceveranno il supporto dello Strumento di sostegno tecnico per elaborare e attuare riforme nazionali per la crescita. 10 i progetti italiani ammessi.
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“Lo Strumento di sostegno tecnico è un meccanismo possente per mettere gli Stati membri in grado di realizzare le riforme di cui hanno bisogno per una crescita sostenibile”, sottolinea Elisa Ferreira, commissaria per la Coesione e le riforme, annunciando il via libera ai progetti UE.
Nel dettaglio, tale Strumento, noto anche come Tsi - Technical Support Instrument, rappresenta il successore del programma di sostegno alle riforme strutturali, che dal 2017 ha sostenuto oltre 1.000 progetti di riforma in tutti gli Stati membri.
Il TSI fa parte del Quadro finanziario pluriennale 2021-2027 e del Recovery Fund e, con un budget di 864 milioni di euro nel periodo 2021-2027, rappresenta un punto di riferimento per i Paesi UE nella definizione dei propri Piani di ripresa e resilienza.
Cos'è lo Strumento di sostegno tecnico
Quali riforme hanno ottenuto il via libera di Bruxelles?
In totale più del 60% dei progetti preselezionati per lo Strumento di sostegno tecnico per il 2021 riguarda l'attuazione dei Recovery Plan, mentre il 30% si occupa prevalentemente del Green Deal e il 44% della transizione digitale.
226 i progetti approvati dalla Commissione nella prima fase del TSI, provenienti da tutti gli Stati membri.
Progetti di riforma che spaziano dall'amministrazione pubblica al contesto imprenditoriale, dal settore finanziario al mercato del lavoro.
I progetti italiani approvati nell’ambito dello Strumento di sostegno tecnico 2021
Nella prima fase di attività di tale Strumento, la Commissione ha dato il via libera al sostegno di 10 progetti italiani nei settori economia circolare e crescita sostenibile, tassazione equa, controlli normativi, disabilità e protezione sociale, trasporto verde, pubblica amministrazione digitale, ricerca e istruzione superiore.
Fra questi figurano, nel dettaglio:
- la riforma del sistema di valutazione della disabilità e protezione sociale,
- il rafforzamento della valutazione delle prestazioni per i manager della pubblica amministrazione,
- la progettazione di strumenti per una lotta più efficace contro l'evasione fiscale,
- l’avvio di un'iniziativa nazionale per garantire la coerenza nella pianificazione delle infrastrutture di trasporto verdi a livello locale,
- l’accelerazione dell'attuazione dell’agenda per l’economia circolare.
I progetti di riforma che hanno già ottenuto il via libera di Bruxelles
L'Italia ha finora beneficiato di 49 progetti di sostegno alle riforme finanziati nell'ambito del programma di sostegno alle riforme strutturali, il predecessore del Technical Support Instrument.
Tale sostegno ha affrontato un'ampia gamma di settori, tra cui la riforma fiscale, la pianificazione delle infrastrutture, la transizione verde, la riforma del mercato del lavoro, la riforma della pubblica amministrazione e la strategia digitale nazionale, con particolare attenzione alla digitalizzazione della pubblica amministrazione, le sfide del mercato del lavoro e le misure anticorruzione.
Ad oggi, 12 progetti sono stati conclusi con successo, tra cui quelli per l’integrazione dei rifugiati, i progetti di rafforzamento della vigilanza sulle assicurazioni e quello per la creazione di zone economiche speciali.