Giornata mondiale libertà di stampa, al via la call UE per corsi di giornalismo
In occasione della Giornata mondiale della libertà di stampa, la Commissione europea ha aperto un bando per finanziare corsi di giornalismo presso università e scuole di giornalismo sui temi dell'UE e della Politica di Coesione. Domande entro il 24 agosto 2021.
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In questa giornata, istituita nel 1993 dall'assemblea generale delle Nazioni Unite, la vicepresidente per i valori e la trasparenza, Věra Jourová, ha spiegato come la pandemia abbia sottolineato più che mai "il ruolo chiave dei giornalisti nel fare informazione", evidenziando tuttavia anche "la necessità di un'adeguata protezione". Per questo motivo, entro la fine dell'anno verranno presentate delle raccomandazioni agli Stati membri sulla sicurezza dei giornalisti "come parte dell'approccio globale a sostegno dei media e della democrazia".
Nel contesto della Giornata mondiale della libertà di stampa, inoltre, si inserisce un nuovo progetto lanciato da Bruxelles. "Questa iniziativa consentirà ai futuri giornalisti di conoscere l'Unione europea e comprendere meglio come questa sostenga lo sviluppo delle regioni e delle città. La Commissione desidera incoraggiare la formazione, la ricerca e la riflessione sui valori comunitari, sui progetti attualmente in atto e sulla loro prosecuzione futura", ha affermato la commissaria per la coesione e le riforme, Elisa Ferreira.
Cosa finanzia il bando per corsi di giornalismo?
Vale un milione di euro la nuova call europea rivolta agli istituti educativi che insegnano giornalismo a livello universitario o post-laurea. Gli obiettivi specifici della call sono tre:
- migliorare il livello di conoscenza, competenze chiave ed abilità degli studenti di giornalismo, sia a proposito dell'Unione europea che della Politica di coesione;
- incoraggiare un dibattito accademico sull'Unione ed in particolare sulla Politica di coesione, approfondendone i risultati raggiunti, il suo ruolo nel realizzare le priorità politiche europee ed il suo futuro;
- promuovere metodi innovativi e qualitativamente migliori di insegnamento nel contesto dei corsi di giornalismo, in particolare attraverso una maggiore cooperazione tra le istituzioni educative.
Per partecipare i beneficiari devono risiedere in uno Stato membro dell'UE ed essere accreditati ai sensi della legislazione di quel paese. Gli istituti, inoltre, dovranno definire la struttura del corso ed il relativo materiale didattico, che a loro volta dovranno comprendere:
- Le basi sul funzionamento dell'UE;
- Come l'UE investe nelle regioni e nelle città, in particolare tramite la politica di coesione;
- In che modo trattare le iniziative e i progetti dell'UE con a livello regionale e locale.
Si dovranno, inoltre, stabilire la strategia di diffusione e la creazione di una rete di partner per poi attuare il corso di formazione sull'Unione europea e sulla Politica di coesione per studenti di giornalismo.
Questo corso avrebbe un duplice scopo. Da un lato quello di aumentare il numero di professionisti specializzati negli affari europei, contribuendo in modo più ampio ad una copertura informativa sulle politiche e sulle iniziative comunitarie, comprese quelle attuate a livello regionale e locale. Dall'altro la volontà di lottare contro la disinformazione sull'Unione, consentendo ai giornalisti di identificare le fake news e orientarsi meglio nell'operazione di fact-checking.
Infine, il corso avrebbe un focus specifico sugli investimenti della Politica di coesione, che - attraverso gli investimenti per sostenere la creazione di posti di lavoro, la competitività aziendale e lo sviluppo sostenibile - rappresenta una prova concreta dell'impatto degli interventi europei sulla vita quotidiana di milioni di cittadini.
Per la presentazione delle domande c'è tempo fino al 24 agosto 2021.