Sisma 2016: In Gazzetta i criteri del nuovo bando da 60 milioni per ricerca e università
Il bando - che sarà pubblicato dall’Agenzia di Coesione - finanzia attività di formazione, ricerca e trasferimento tecnologico nelle regioni colpite dal sisma del 2016, promosse da università e centri di ricerca.
I fondi del Recovery plan per il sisma
Nuovo capitolo per la ripresa economica dei territori del Centro Italia sconvolti dal terremoto del 2016. Sulla Gazzetta ufficiale n. 149 del 24 giugno è stato infatti pubblicato il decreto del 4 maggio 2021 della ministra per il Sud e la Coesione territoriale, Mara Carfagna, che assegna 60 milioni di euro per potenziare, in un arco temporale di tre anni, il sistema dell’università e della ricerca nelle aree del cratere.
Il provvedimento - che attua una norma contenuta nella legge di Bilancio 2021 - contiene i criteri, i termini e le modalità di accesso ai fondi e dà il là all’Agenzia per la Coesione per mettere in piedi le procedure di selezione dei progetti da finanziare.
Bando Sisma per contributi per ricerca e innovazione
Entrando nel merito della misura, il decreto prevede una triplice linea di intervento per la suddivisione delle risorse. Dal punto di vista delle attività da realizzare, infatti, il bando assegna 20 milioni a ciascuno dei tre settori di intervento:
- La creazione o il potenziamento di centri di ricerca;
- Il trasferimento tecnologico;
- L’ampliamento dell’offerta formativa universitaria.
Le attività potranno fare riferimento alle aree di intervento incluse nel Piano Nazionale della Ricerca 2021-2027 e cioè: salute; cultura umanistica, creatività, trasformazioni sociali, società dell’inclusione; digitale, industria, aerospazio; clima, energia, mobilità sostenibile; prodotti alimentari, bioeconomia, tecniche della ricostruzione, risorse naturali, agricoltura e pesca sostenibili, ambiente, economia circolare.
Dal punto di vista geografico, invece, i 60 milioni di euro saranno ripartiti in egual misura tra le quattro regioni colpite dal sisma. Pertanto Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria riceveranno 15 milioni di euro ciascuna.
Infine, per quanto concerne l'orizzonte temporale, dal momento che il Fondo copre il triennio 2021-2023, lo stanziamento annuale per ciascuna regione è pari a 5 milioni di euro.
Grazie alla pubblicazione del decreto, viene chiarito che i beneficiari del bando che sarà emanato dall’Agenzia di Coesione sono Centri di ricerca e Università, che però potranno operare anche in cooperazione con altri soggetti come: enti pubblici, imprese pubbliche e private, operatori specializzati, purché con sedi (principali o decentrate) localizzate nel territorio delle province dell’area del cratere sismico.
Ciascun proponente - chiarisce infine il decreto del 4 maggio 2021 - potrà presentare una sola proposta per ogni ambito di intervento e, comunque ricevere non oltre due forme di contribuzione.
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