Sisma: più tempo per prenotare online il contributo alla ricostruzione
La proroga riguarda la scadenza per la manifestazione di volontà a fare domanda di contributo per danni gravi da parte di cittadini e tecnici. Dopo l’accordo con le Regioni, infatti, i termini slittano da fine luglio al 30 settembre.
Sisma 2016: aumentano i contributi per la ricostruzione dei centri storici
In una nota rilasciata il 1° luglio, subito dopo l’incontro con i presidenti delle Regioni e dei sindaci del cratere, l’ufficio del Commissario al sisma, Giovanni Legnini, ha fatto sapere che “i proprietari degli edifici danneggiati dal sisma 2016 potranno presentare la manifestazione di interesse per il contributo di ricostruzione fino al prossimo 30 settembre, due mesi in più rispetto al termine originario del 31 luglio”.
Una buona notizia quindi per coloro che hanno subito danni gravi a causa del terremoto, a cui si aggiunge anche “la possibilità di un’integrazione entro 30 giorni, 60 in casi eccezionali, per le domande di contributo per i danni lievi presentate in forma semplificata a novembre, che dovevano essere completate il 30 giugno”.
Domanda di contributo danni gravi sisma centro Italia
La proroga al 30 settembre 2021 riguarda i contributi alla ricostruzione per i danni gravi subiti dagli immobili durante il sisma del 2016, normati in ultimo dall’ordinanza n. 111 del 2020, che ha infatti prorogato al 31 dicembre 2021 i termini per la presentazione delle domande per questo tipo di contributo, prevedendo però una sorta di step intermedio.
Entro il 31 luglio 2021 (e adesso invece entro il 30 settembre 2021), infatti, tutti i soggetti legittimati ad ottenere il contributo sono obbligati a presentare una apposita dichiarazione con la manifestazione di volontà a presentare la richiesta di contributo e la quantificazione, sia pure sommaria, del danno, qualora tale domanda non sia già stata inoltrata al competente Ufficio Speciale per la Ricostruzione.
Le modalità e la modulistica per ottemperare a questa prima scadenza - lo ricordiamo - sono state disciplinate dal Decreto n. 234 del 31 maggio 2021. Il modello “Dichiarazione di manifestazione di volontà a presentare la domanda di contributo per danni gravi, ai sensi dell’art. 9 dell’O.C. 111/2020” allegato al decreto, infatti, “indica i dati indispensabili che devono essere dichiarati dai soggetti legittimati o loro delegati, al fine di corrispondere all’esigenza di procedere ad un censimento puntuale dello stato del danno e delle risorse finanziare necessarie a completare l’opera di ricostruzione”.
La dichiarazione, specifica il decreto, “dovrà essere resa in relazione ad ogni singolo intervento (inteso come edificio singolo o intervento unitario/aggregato) esclusivamente mediante la compilazione dei relativi campi all’interno della piattaforma informatica”.
Nel modulo, inoltre, devono essere necessariamente indicati alcuni dati, come l’indirizzo di posta elettronica certificata del soggetto legittimato, o di un suo delegato, i dati catastali identificativi dell’edificio, il numero di unità immobiliari presenti, la superficie stimata dell’immobile, il livello operativo presunto, nonchè l’importo presunto dell’intervento edilizio.
In quest’ultimo caso il dato, si legge nel decreto, serve per il “censimento delle risorse finanziarie necessarie alla ricostruzione privata, rileva ai soli fini statistici e di programmazione e non determina alcun diritto in capo al dichiarante”.
Per aiutare cittadini e tecnici nella compilazione della domanda, la struttura del Commissario al sisma ha preparato un apposito manuale.
Il modello è presente sulla nuova piattaforma informatica del Commissario alla ricostruzione, accessibile dal 1° giugno con le credenziali SPID.
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