Ok di Bruxelles ai fondi React EU per il PON Imprese
La Commissione europea ha approvato la riprogrammazione del PON Imprese e Competitività 2014-2020: 1,8 miliardi in più per un nuovo Asse dedicato al superamento della crisi Covid-19.
Cosa prevede il Piano REACT-EU dell'Italia
Insieme alla riprogrammazione del Programma operativo nazionale Imprese e Competitività 2014-2020 l'Esecutivo UE ha approvato la modifica di altri sei Programmi operativi cofinanziati dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) e dal Fondo sociale europeo (FSE). In totale si tratta di 2,7 miliardi di fondi aggiuntivi a titolo di React EU a favore di Italia, Spagna e Cipro.
Lo strumento, previsto dal piano per la ripresa Next Generation EU, funziona infatti come un ponte tra vecchia e nuova programmazione dei fondi strutturali europei e permette di assicurare maggiore disponibilità di risorse ai Programmi 2014-2020 per interventi necessari a superare la fase di crisi collegata alla pandemia in attesa dell'operatività dei POR e dei PON 2021-2027.
Iniezione di risorse REACT-EU per il PON Imprese
In base alla proposta di riprogrammazione approvata dal Comitato di sorveglianza, il PON IC potrà contare su risorse aggiuntive per 1,8 miliardi di euro, suddivisi in due tranche: 1,565 miliardi per l'annualità 2021, immediatamente programmabili; 250 milioni per l'annualità 2022, da programmarsi successivamente. Dal punto di vista territoriale, circa 1,2 miliardi andranno alle regioni del Mezzogiorno e 600 milioni di euro al Centro-Nord.
All'iniezione di risorse si aggiunge la possibilità di sfruttare il tasso di cofinanziamento UE del 100%, già sperimentato con le riprogrammazioni straordinarie consentite dalla Coronavirus Response Investment Initiative. Sulla scorta di quell'esperimento, REACT-EU ammette il cofinanziamento al 100%, a condizione che le risorse vengano programmate nell'ambito di uno o più nuovi Assi prioritari dedicati oppure nell'ambito di un nuovo Programma operativo costruito ad hoc.
Cosa finanzia il nuovo Asse VI del PON IC
Nel caso del PON Imprese e Competitività la copertura integrale a carico dei fondi europei è resa possibile dall'istituzione del nuovo Asse VI “Promuovere il superamento degli effetti della crisi nel contesto della pandemia di COVID-19 e delle sue conseguenze sociali e preparare una ripresa verde, digitale e resiliente dell’economia”, che prevede sia interventi a sostegno delle imprese, che in materia energetica.
Fronte sostegno alle imprese, il PON IC finanzierà sia misure di rapida attuazione che possono aiutare le PMI a superare l'attuale situazione di crisi - accesso al credito, ammodernamento tecnologico delle produzioni, digitalizzazione, sviluppo e/o acquisizione di competenze – che interventi più strutturati riguardanti il sostegno alla realizzazione dei processi di R&S e di grandi progetti di investimento e di open innovation. In tutto questo pacchetto di interventi assorbirà 1,3 miliardi di euro.
Il secondo fronte, a valere sui 500 milioni restanti, è invece dedicato ad azioni che possono rappresentare fattori indiretti o abilitanti per lo sviluppo del sistema economico nel suo complesso, con particolare riguardo all’efficientamento energetico degli edifici pubblici e all’efficientamento tecnologico delle reti di trasporto dell’energia per l’utilizzo di fonti rinnovabili, insieme all’implementazione di procedure basate sull’e-procurement. Nello specifico gli interventi relativi all’efficienza energetica di edifici pubblici, estesi a tutto il territorio nazionale, potranno contare su circa 320 milioni di euro, mentre quelli a favore della trasformazione intelligente delle reti elettriche (smart grid), relativi al solo Mezzogiorno, valgono circa 180 milioni di euro.
Le altre modifiche al PON Imprese e Competitività
Oltre al nuovo Asse VI dedicato alla risposta al Covid, con la riprogrammazione è stato istituito un ulteriore Asse prioritario, l'Asse VII, relativo alle corrispondenti attività di assistenza tecnica, che potrà contare su un importo complessivo di 72 milioni di euro, di cui 49,5 milioni di quota FESR, pari al 4% della dotazione aggiuntiva complessiva del Programma.
In totale, la dotazione finanziaria del Programma passa da 3,3 miliardi a oltre 4,9 miliardi di euro, di cui 3.945.212.797 euro a carico del FESR 2014-2020 e di REACT-EU e 1.018.721.496 euro di cofinanziamento nazionale.
In più, per quanto riguarda le forme di finanziamento, è stato previsto che sia possibile fornire sostegno anche mediante strumenti finanziari, in particolare capitale di rischio e capitale proprio o equivalente, relativamente alle aziende che potranno trovare collocazione nell’ambito del nuovo Asse VI del PON IC.
Per approfondire: REACT-EU: 47,5 miliardi per la Politica di Coesione