Bonus casa: proroga al 2024 per cessione del credito e sconto in fattura. Più poteri al Fisco contro le frodi sul superbonus
I lavori sul 110 e sulle detrazioni edilizie si muovono su due binari: da un lato il Governo vara un decreto-legge contro i furbetti del superbonus, dall’altro la nuova bozza di Manovra 2022 si concentra sulla cedibilità dei crediti e degli sconti in fattura degli incentivi edilizi diversi dal 110%.
Le ultime novità sulla Legge di bilancio 2022
Il dibattito intorno al superbonus 110 continua a tenere banco all’interno della maggioranza che, in vista dell’approdo in Senato del disegno di legge di bilancio, pensa a una serie di misure per migliorare il bonus fiscale e, più in generale, il capitolo detrazioni casa.
Proroga al 2024 per cessione del credito e sconto in fattura per ecobonus, facciate, ristrutturazioni e sismabonus
Nella nuova bozza di Legge di bilancio 2022 gli articoli relativi ai bonus casa sono stati modificati solo sul fronte cedibilità dei crediti e degli sconti in fattura. Ma solo per gli incentivi edilizi diversi dal 110%.
La proroga al 2024 riguarda in particolare la cessione dei crediti e gli sconti in fattura per ecobonus, bonus facciate, bonus ristrutturazioni e sismabonus.
Per il Superbonus al 110% si conferma invece il prolungamento al 2023 solamente per i condomini, con un décalage dell'entità della detrazione nel 2024 (70%) e nel 2025 (65%).
Resta il limite Isee di 25mila per il 110% nelle unità unifamiliari fino al 31 dicembre 2022, che potrebbe però subire modifiche nel corso del passaggio parlamentare.
Contrasto alle frodi sul Superbonus 110%
Allo stesso tempo, il Consiglio dei ministri del 10 novembre ha approvato un decreto legge che potenzia i controlli del Fisco nell'accertamento e nel contrasto al riciclaggio per arginare l’aumento delle frodi sul superbonus 110.
Le frodi emerse finora, infatti, superano già gli 800 milioni di euro e la criminalità organizzata sembra sempre più interessata alla cessione dei crediti e agli sconti in fattura dei bonus edilizi.
Chi sta davvero beneficiando del superbonus? I dati dell’Osservatorio conti pubblici italiani
Il decreto mira appunto a evitare le frodi relative alle detrazioni e cessioni di crediti per lavori edilizi ed estende l’obbligo del visto di conformità, previsto ora per la cessione del credito o lo sconto in fattura, anche nel caso in cui il superbonus 110 venga utilizzato dal beneficiario in detrazione nella propria dichiarazione dei redditi - tranne nei casi in cui la dichiarazione stessa sia presentata direttamente dal contribuente o tramite il sostituto d’imposta. L’obbligo per il visto di conformità viene inoltre esteso anche in caso di cessione del credito o sconto in fattura relativi alle detrazioni fiscali per lavori edilizi diversi da quelli che danno diritto al superbonus.
L’Agenzia delle Entrate, inoltre, può sospendere fino a 30 giorni l’efficacia delle comunicazioni su cessioni del credito o su sconti in fattura inviate alla stessa Agenzia che presentano particolari profili di rischio, ai fini del relativo controllo preventivo.