Via libera di Parlamento UE e Consiglio al bilancio europeo 2023
Gli Stati membri e la plenaria del Parlamento UE hanno approvato formalmente il compromesso sul budget UE 2023 raggiunto il 14 novembre scorso. Ecco a quanto ammontano i fondi per i programmi di finanziamento europei.
Bruxelles propone di rafforzare gli aiuti umanitari nei bilanci UE 2022 e 2023
In base all'accordo formalizzato con il voto del Consiglio del 22 novembre e con quello della plenaria del 23 novembre, il bilancio UE 2023 potrà contare su impegni per 186,6 miliardi di euro, l'1,1% in più rispetto al bilancio 2022 modificato. Una riserva di 400 milioni di euro è stata mantenuta disponibile entro i massimali di spesa del Quadro finanziario pluriennale per il periodo 2021-2027, consentendo all'UE di reagire a esigenze imprevedibili. I pagamenti totali ammontano invece a 168,6 miliardi di euro, in aumento dell'1% dal 2022.
Insieme al bilancio europeo 2023, le istituzioni dell'UE hanno convenuto di approvare le modifiche al bilancio 2022 presentate dalla Commissione all'inizio di quest'anno per continuare a sostenere e assistere l'Ucraina, aiutare gli Stati membri più colpiti dall'afflusso di migranti e rifugiati ucraini, rafforzare la preparazione dell'Unione agli incendi boschivi, rispondere alle attuali epidemie di influenza aviaria e peste suina e affrontare ulteriori sfide derivanti dal contesto macroeconomico generale.
Cosa ha proposto la Commissione per il bilancio UE 2023?
Come ogni bilancio annuale dell'UE, il budget 2023 prevede un valore in "impegni", quindi i finanziamenti che possono essere stabiliti nei contratti in un determinato anno, e un diverso importo dei "pagamenti", cioè le risorse effettivamente erogate.
Nello specifico, nella proposta presentata dalla Commissione a giugno gli impegni ammontano a 185,6 miliardi, mentre i pagamenti si fermano a 166,3 miliardi (tutti a prezzi correnti), in virtù del fatto che il flusso dei finanziamenti ai beneficiari finali tende ad accelerare verso la fine del settennato.
A questi si aggiungono circa 113,5 miliardi raccolti sui mercati dalla Commissione nell'ambito di Next Generation EU, di cui circa 100 assegnati agli Stati membri nell'ambito dei rispettivi Piani nazionali di ripresa e resilienza, i PNRR.
Andando al dettaglio degli stanziamenti, gli impegni per il 2023 proposti dall'Esecutivo UE sono pari a:
-
53,6 miliardi per la PAC, la Politica agricola comune,
-
1,1 miliardi per il FEAMPA, il Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l'acquacoltura,
-
46,1 miliardi per la Politica di Coesione,
-
14,3 miliardi per la politica di cooperazione e di vicinato, di cui 12 miliardi per lo strumento NDCI, 2,5 miliardi per lo strumento di assistenza preadesione (IPA III) e 1,6 miliardi per gli aiuti umanitari,
-
13,6 miliardi per i finanziamenti a ricerca e innovazione, destinati principalmente (12,3 miliardi) a Horizon Europe, cui vanno anche sovvenzioni per 1,8 miliardi provenienti da Next Generation EU;
-
4,8 miliardi per il finanziamento degli investimenti strategici europei, attraverso i programmi InvestEU (341 milioni, cui si aggiungono 2,5 miliardi da NGEU), Connecting Europe Facility – CEF (2,9 miliardi) e Digital Europe (1,3 miliardi)
-
3,5 miliardi per il programma Erasmus+,
-
325 milioni per Europa Creativa,
-
212 milioni per il programma Giustizia, diritti e valori,
-
2,3 miliardi per l'ambiente e l'azione per il clima, di cui 728 milioni per il programma LIFE e 1,5 miliardi per il Just Transition Fund, il Fondo per una transizione giusta, cui vanno ulteriori sovvenzioni per 5,4 miliardi da Next Generation EU,
-
2,2 miliardi per gli investimenti nel settore dello spazio, principalmente attraverso il programma spaziale europeo,
-
2,1 miliardi per la protezione delle frontiere, di cui 1,1 miliardi per il Fondo per la gestione integrata delle frontiere e 839 milioni per Frontez, l'Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera,
-
1,6 miliardi per spese connesse alla migrazione, soprattutto per l'accoglienza di migranti e richiedenti asilo (1,4 miliardi),
-
1,2 miliardi per la difesa, di cui 626 milioni per gli investimenti in ricerca e sviluppo di capacità nel quadro del Fondo europeo per la difesa,
-
927 milioni per il buon funzionamento del mercato unico, di cui 593 milioni per il programma per il mercato unico e circa 200 milioni per lotta antifrode, fiscalità e dogane,
-
732 milioni per EU4Health, il programma UE per la salute,
-
147 milioni per il Meccanismo di protezione civile dell'Unione (RescEU),
-
689 milioni per la sicurezza, di cui 310 milioni per il Fondo sicurezza interna.
Tre le novità, i 138 milioni per gli investimenti in connessioni satellitari sicure, che dovrebbero essere gestiti nel quadro di un nuovo programma europeo, denominato Union Secure Connectivity Programme. I finanziamenti per gli investimenti sui semiconduttori saranno invece messi a disposizione nel quadro di Horizon Europe e tramite riassegnazione da altri programmi UE.
Quanto vale il bilancio europeo approvato dal Parlamento UE e Consiglio?
Rispetto al progetto iniziale della Commissione, il Consiglio, nella sua posizione del 13 luglio scorso, ha ridotto l'importo totale degli impegni a 183,95 miliardi e quello dei pagamenti a 165,74 miliardi, mentre il Parlamento, con i suoi emendamenti di ottobre, ha rivisto le cifre al rialzo: 187,29 miliardi per gli impegni e 167,61 miliardi per i pagamenti.
Il negoziato tra i due colegislatori ha condotto il 14 novembre al compromesso formalizzato con i voti del 22 e 23 novembre: impegni per 186,62 miliardi di euro e pagamenti per 168,65 miliardi.
Questa la ripartizione degli impegni tra le diverse rubriche del bilancio europeo:
- Single Market, innovation and digital: 21,55 miliardi
- Cohesion, resilience and values: 70,59 miliardi
- Natural resources and environment: 57,26 miliardi
- Migration and border management: 3,73 miliardi
- Security and defence: 2,12 miliardi
- Neighbourhood and the world: 17,21 miliardi
- European public administration: 11,31 miliardi
- Special instruments: 2,86 miliardi
Questa, invece, la ripartizione dei pagamenti:
- Single Market, innovation and digital: 20,90 miliardi
- Cohesion, resilience and values: 58,06 miliardi
- Natural resources and environment: 57,46 miliardi
- Migration and border management: 3,04 miliardi
- Security and defence: 1,21 miliardi
- Neighbourhood and the world: 14,00 miliardi
- European public administration: 11,31 miliardi
- Special instruments: 2.68 miliardi
Nello specifico, tra i programmi che hanno ottenuto finanziamenti aggiuntivi rientrano:
- Erasmus+ (120 milioni di euro aggiuntivi per sostenere gli studenti e gli insegnanti ucraini)
- Horizon Europe (+10 milioni di euro)
- il programma LIFE per l'ambiente e l'azione per il clima (+30 milioni di euro)
- Il Meccanismo per collegare l'Europa, che finanzia la costruzione di reti transeuropee di trasporto e di energia sostenibili e di alta qualità (+103,5 milioni di euro);
- gli aiuti umanitari (+250 milioni di euro)
- il Fondo asilo, migrazione e integrazione (+36,5 milioni di euro)
- lo Strumento per la gestione delle frontiere e dei visti (+10 milioni di euro)
- lo Strumento di vicinato, cooperazione allo sviluppo e cooperazione internazionale (NDICI - Global Europe) per i paesi meridionali e orientali confinanti con l'UE (+280 milioni di euro) e la mobilità militare (+58,8 milioni di euro)
- il Meccanismo di protezione civile dell'UE (+41,4 milioni di euro)
- il programma Europa creativa (+7,5 milioni di euro);
- il programma Cittadini, uguaglianza, diritti e valori (+3 milioni di euro)
Per approfondire: Quanti sono i fondi europei a disposizione dell'Italia per il settennato 2021-27?