Cosa prevede il Programma Fondo sociale europeo FSE+ Toscana 2021-2027
Lotta alla disoccupazione, aiuti per chi ha bisogno, sostegno all’innovazione e sviluppo delle competenze digitali e green. Sono i cardini del Programma operativo del Fondo Sociale Europeo Plus della Regione Toscana, che ha ricevuto l’ok della Commissione europea.
Fondi europei: a che punto sono i Programmi operativi FESR e FSE+ 2021-27?
Il Programma regionale FSE+ 2021-2027 Toscana vale più di 1 miliardo di euro e mette al centro le persone e le categorie maggiormente colpite dalla crisi: giovani, donne, bambini, disoccupati, persone con disabilità e soggetti a rischio povertà ed esclusione sociale.
Toscana, FSE+ 2021-2027: cosa prevede
La programmazione dei fondi europei del FSE+ sarà focalizzata molto sui giovani. Oltre a misure per sostenere l’occupazione giovanile, infatti, la Regione Toscana prevede investimenti mirati su tirocini, ITS, istruzione e formazione tecnica, servizio civile, istruzione e formazione professionale e un sistema di incentivi all’assunzione.
Parallelamente, la Toscana investirà sul contrasto alla dispersione scolastica e sull’integrazione tra sistema universitario, ricerca e sistema produttivo.
Lotta alla povertà e inclusione sociale
I dati pubblicati ad agosto da Istat e Eurostat parlano chiaro: in Italia cresce il rischio di povertà, soprattutto per i bambini e per i lavoratori e la situazione rischia di complicarsi nel corso dell’anno.
Non è un caso quindi che i fondi europei del FSE+ riservino grande attenzione al tema della lotta alla povertà.
Vale anche per la programmazione FSE della Regione Toscana, in cui un posto di rilievo, alla luce della crisi anche internazionale e del post pandemia, spetta all’inclusione sociale e la lotta all’indigenza. Gli investimenti saranno diretti all’accesso di tutti a servizi sociali e di cura e al mercato del lavoro.
Una specifica misura sarà dedicata al sostegno a domanda e offerta di servizi educativi della prima infanzia, attraverso l’abbattimento di rette e il sostegno all’erogazione del servizio sulla base di standard qualitativi.
Una priorità che si esprime anche sul piano economico: la fetta più importante dei finanziamenti del Fondo Sociale Europeo Plus della Regione Toscana (419,4 milioni) è destinata all’inclusione sociale:
- 179,4 per incentivare l'inclusione attiva, per promuovere le pari opportunità, la non discriminazione e la partecipazione attiva e migliorare l'occupabilità, in particolare dei gruppi svantaggiati;
- 240 milioni per poter accedere a servizi di qualità e a prezzi accessibili, compresi gli alloggi e l'assistenza incentrata sulla persona, anche in ambito sanitario; per modernizzare i sistemi di protezione sociale, con particolare attenzione ai minori e ai gruppi svantaggiati; migliorare l'accessibilità l'efficacia e la resilienza dei sistemi sanitari e dei servizi di assistenza di lunga durata, anche per le persone con disabilità.
Più di 200 milioni per l’accesso al lavoro
In primo piano nel programma regionale FSE+ c’è anche la necessità di migliorare l'accesso all'occupazione e le misure di attivazione per tutte le persone in cerca di lavoro. Una priorità cui sono destinati 207,6 milioni così suddivisi:
- 141,7 milioni per migliorare l'accesso all'occupazione e le misure per chi cerca lavoro, in particolare i giovani, soprattutto attraverso l'attuazione della garanzia per i giovani, i disoccupati di lungo periodo e i gruppi svantaggiati nel mercato del lavoro, nonché delle persone inattive;
- 36 milioni per la partecipazione equilibrata di donne e uomini al mercato del lavoro, anche attraverso l'accesso a servizi di assistenza all'infanzia e alle persone non autosufficienti; 29,9 milioni per promuovere l'adattamento di lavoratori, imprese e imprenditori ai cambiamenti nel mondo del lavoro, per un invecchiamento attivo e sano, come pure per ambienti di lavoro sani e adeguati.
Un’altra grande sfida: istruzione e formazione di qualità
Altro tema chiave del FSE+ Toscana 2021-2027 è il capitolo istruzione e formazione, su cui si accentrano 222,3 milioni di euro. Fondi che saranno utilizzati:
- per migliorare efficacia e attinenza al mercato del lavoro dei sistemi di istruzione e formazione, per sostenere l'acquisizione di competenze chiave, comprese le competenze imprenditoriali e digitali, e promuovendo l'introduzione di sistemi formativi duali e di apprendistati (26,3 milioni);
- per la parità di accesso e di completamento di istruzione e formazione, in particolare per i gruppi svantaggiati, fino al livello terziario e all'istruzione e all'apprendimento degli adulti, anche agevolando la mobilità ai fini dell'apprendimento per tutti e l'accessibilità per le persone con disabilità (196 milioni).
I fondi per l’occupazione giovanile
All’occupazione giovanile sono infine dedicati 191 milioni di euro:
- 100 milioni per migliorare l'accesso all'occupazione e le misure di attivazione per tutte le persone in cerca di lavoro, in particolare i giovani, soprattutto attraverso l'attuazione della garanzia per i giovani, i disoccupati di lungo periodo e i gruppi svantaggiati nel mercato del lavoro, nonché delle persone inattive, anche mediante la promozione del lavoro autonomo e dell'economia sociale;
- 91 milioni per promuovere la parità di accesso e di completamento a istruzione e formazione di qualità, in particolare per i gruppi svantaggiati, dall'educazione e cura della prima infanzia, attraverso l'istruzione e la formazione generale e professionale, fino al livello terziario e all'istruzione e all'apprendimento degli adulti, anche agevolando la mobilità ai fini dell'apprendimento per tutti e l'accessibilità per le persone con disabilità.
Il capitolo assistenza tecnica
Infine, i rimanenti 43,3 milioni sono riservati all'assistenza tecnica, vale a dire al miglioramento delle risorse tecniche coinvolte nella programmazione, gestione, sorveglianza e controllo del programma.
Via libera di Bruxelles all'Accordo di partenariato sui fondi europei 2021-27