Fondo progettazione di fattibilità: nuove risorse per ZES e AdBD
Il MIMS ha stanziato 27 milioni di euro con cui le Autorità distrettuali di bacino e le ZES potranno finanziare interventi infrastrutturali rispettivamente sul versante idrico e su quello dello sviluppo delle Zone economiche speciali. I termini per richiedere i fondi saranno pubblicati a breve.
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A dare la notizia del nuovo stanziamento di risorse è lo stesso Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (MIMS) che, in un comunicato di ieri, ha reso nota la firma del decreto ministeriale da parte di Enrico Giovannini.
Le risorse per ZES e investimenti nelle infrastrutture idriche
Il decreto - che segue l’intesa acquisita in sede di Conferenza Unificata il 3 agosto 2022 - attua quanto previsto nell’Allegato Infrastrutture del DEF 2022, che destina tali risorse “ad ulteriore supporto delle politiche già intraprese per lo sviluppo del settore idrico, intende ampliare la destinazione del Fondo progettazione opere prioritarie per consentire il finanziamento della progettazione (a livello di PFTE) di infrastrutture idriche di particolare rilevanza ed entità, facenti parte del Piano nazionale di interventi infrastrutturali e per la sicurezza nel settore idrico, e aventi come soggetto attuatore soggetti che non riescono a provvedere con risorse autonome allo sviluppo della progettazione”, nonché per dare nuovo impulso allo sviluppo delle ZES, specifica il MIMS.
Come già accennato, le risorse derivano dal Fondo per la progettazione di fattibilità delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari per lo sviluppo del Paese, nonché per la project review di infrastrutture già finanziate.
In tutto parliamo di 27 milioni di euro di cui:
- circa 19 milioni di euro destinati alla progettazione di interventi finalizzati a fronteggiare l’emergenza idrica e a rafforzare il sistema dei bacini idrografici al fine di ridurre le perdite e contrastare la siccità, mettendo in sicurezza il patrimonio infrastrutturale e potenziando la capacità degli invasi;
- 8 milioni di euro volti alla progettazione di interventi infrastrutturali per sostenere lo sviluppo delle aree ZES.
A seconda che gli investimenti infrastrutturali riguardino il sistema idrico o le ZES, i soggetti chiamati a gestirli sono chiaramente diversi.
Nel primo caso, infatti, i 19 milioni di euro sono stati ripartiti tra le seguenti 7 Autorità di bacino distrettuale (AdBD): Alpi Orientali, Padano, Appennino Settentrionale, Appennino Centrale, Appennino Meridionale, Sardegna e Sicilia.
Nel secondo caso, invece, gli 8 milioni di euro vanno a 8 ZES (Abruzzo, Calabria, Campania, Ionica Interregionale Puglia-Basilicata, Adriatica Interregionale Puglia-Molise, Sicilia Orientale, Sicilia Occidentale, Sardegna) a ciascuna delle quali spetta 1 milione di euro.
Le domande per accedere al Fondo per la progettazione di fattibilità delle infrastrutture
Anche se il decreto prevede un riparto a monte delle risorse tra le 7 AdBD e le 8 ZES, esse saranno effettivamente assegnate solo a seguito dell’invio del progetto che ciascuna istituzione intende realizzare.
Il decreto ha infatti previsto che gli enti beneficiari inviino al Dipartimento per le opere pubbliche, le risorse umane e strumentali (DG per l’edilizia statale, le politiche abitative, la riqualificazione urbana e gli interventi speciali) del MIMS l’elenco dei piani/progetti/project review per i quali intendono utilizzare le risorse assegnate corredati dal Codice Unico di Progetto (CUP).
A tal fine, quindi, il MIMS provvederà prossimamente alla pubblicazione di un decreto direttoriale, dalla quale decorreranno i 60 giorni di tempo per la presentazione delle proposte.
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