PNRR: a Milano nasce MUSA, l'ecosistema per innovazione e sostenibilità urbana
Scopo del progetto, cofinanziato con 110 milioni di euro dal Recovery plan, è trasformare l’area metropolitana di Milano in un ecosistema di innovazione per la rigenerazione urbana, sviluppando un modello replicabile a livello nazionale ed europeo.
Le mappe sui fondi PNRR per la ricerca e l'innovazione
L'ecosistema MUSA, acronimo di Multilayered Urban Sustainability Action, è uno degli 11 ecosistemi dell'innovazione finanziati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) nell'ambito della Missione 4, Componente 2 'Dalla ricerca all'impresa'.
Per approfondire: A che punto siamo con i fondi PNRR per ricerca e innovazione?
Il progetto - presentato nei giorni scorsi a Milano - prevede un investimento complessivo di 116 milioni di euro, di cui 110 milioni a valere sul Recovery plan.
Rigenerazione urbana: gli obiettivi dell'ecosistema MUSA
Il progetto MUSA inaugura un nuovo modello di collaborazione pubblico-privato, improntato alla sostenibilità economica, sociale e ambientale degli spazi cittadini.
L'ecosistema coinvolge infatti 24 soggetti pubblici e privati, guidati - in qualità di ente proponente - dall'Università di Milano-Bicocca, affiancata dal Politecnico di Milano, dall’Università Bocconi e dall’Università Statale di Milano.
Sono sei gli ambiti di intervento del progetto (tecnicamente chiamati 'Spoke'), ognuno coordinato da uno o più atenei:
- Rigenerazione urbana (Urban regeneration - City of tomorrow)
- Big Data e Open Data per le Scienze della vita (Big Data-Open Data in Life Sciences)
- Imprenditorialità e trasferimento tecnologico (Deep Tech: Entrepreneurship & Technology Transfer)
- Impatto economico e finanza sostenibile (Economic Impact and Sustainable Finance)
- Moda, lusso e design sostenibili (Sustainable Fashion, Luxury and Design)
- Innovazione per società sostenibili e inclusive (Innovation for Sustainable and Inclusive Societies)
Ricercatori e imprese collaboreranno per promuovere una transizione urbana sostenibile e trasferibile anche in altri contesti. Punto di forza sarà la cooperazione con centri di ricerca ed enti del Sud Italia con la finalità di condividere tecnologie, processi di innovazione, piani di fattibilità e azioni di trasferimento al territorio.
Con i fondi a disposizione si finanzierà la ricerca applicata, la formazione e il trasferimento tecnologico e di conoscenze, con l’obiettivo di ridurre il gap tra mondo accademico e tessuto produttivo, attraverso un approccio innovativo e inclusivo, capace di attivare processi di co-creazione anche con gli enti territoriali, la società civile e il terzo settore.