Via libera dal Parlamento europeo alla cooperazione rafforzata per istituire il brevetto europeo
Primo successo per gli Stati membri che hanno fatto ricorso alla procedura di cooperazione rafforzata per evitare la deriva dei lavori sul brevetto unico comunitario. Il Parlamento europeo ha accolto oggi la richiesta avanzata nel dicembre scorso da 12 Stati, cui si sono aggiunti successivamente tutti gli altri membri, con l'eccezione di Italia e Spagna.
La cooperazione rafforzata è uno strumento previsto dai Trattati dell'UE che consente ad un numero ristretto di Stati, almeno 9, di procedere su materie rispetto alle quali non risulta possibile raggiungere un accordo unanime, una volta ottenuto il consenso del Parlamento e del Consiglio europeo.
In questo caso il ricorso alla cooperazione rafforzata si è reso necessario a seguito dell'opposizione alla proposta di brevetto della Commissione europea ed in particolare all'opzione del trilinguismo (brevetti tradotti solo in inglese, francese e tedesco) da parte dell'Italia e della Spagna.
La palla passa ora al Consiglio Competitività che discuterà la procedura nelle giornate dell'8 e del 9 marzo e, in caso di approvazione, alla Commissione europea, che dovrà presentare una proposta finale sul sistema di brevetti comunitario e una sul regime linguistico.
L'esito tuttavia non è scontato dal momento che l'8 marzo la Corte di Giustizia europea dovrà pronunciarsi circa la compatibilità tra un eventuale sistema unificato di risoluzione delle dispute, la Corte del brevetto europeo e del brevetto comunitario, e i trattati UE.