PAC: Pe studia la riforma, pagamenti più equi e meno burocrazia
Pagamenti diretti agli agricoltori dell'Ue più equi, semplificazione dei controlli sul modo di spendere i fondi comunitari e delle procedure burocratiche. Sono alcune delle proposte di riforma della PAC 2014-2020 elaborate dagli europarlamentari della commissione Agricoltura. I deputati di Bruxelles hanno inoltre espresso le loro posizioni sulla possibilità di prolungare i diritti di impianto per il settore vitivinicolo, sul regime delle quote per lo zucchero e sulle misure per favorire il greening, compatibilmente con i bisogni di ogni Stato membro.
Pagamenti diretti
L'idea di ridurre i pagamenti diretti applicando una percentuale più elevata - rispetto a quella proposta dalla Commissione - per gli agricoltori che ricevono più di 250mila euro è stata respinta e definita “ingiusta” da alcuni deputati. L'europarlamentare Iratxe García Pérez ha affrontato la questione dal punto di vista delle cooperative che, a suo avviso, dovrebbero essere esonerate da questo vincolo che scoraggia gli agricoltori a unirsi in organizzazioni per rinforzare il loro potere di negoziazione.
Greening più flessibile
Il relatore per i pagamenti diretti Luis Manuel Capoulas Santos ha precisato che le misure per il greening legate ai pagamenti diretti dovrebbero essere più flessibili e includere delle disposizioni speciali per lo sfruttamento agricolo del terreno che comprende meno di 20 ettari. Gli appezzamenti inferiori ai 5 ettari dovrebbero invece essere totalmente esonerati. Molti eurodeputati, tra cui Mairead MacGuinness e James Nicholson, hanno chiesto una modifica che renda più flessibile il pacchetto di misure per il greening.
Controlli più severi per le spese e meno burocrazia
Il modo in cui i fondi europei vengono spesi devono essere rigorosamente controllati secondo il parere della commissione Agricoltura. Tuttavia, ad essere allentato dovrebbe essere il sistema burocratico, per evitare “di far perdere tempo prezioso agli agricoltori”, e “di sommergerli di carte” ha affermato Giovanni La Via, relatore sui finanziamenti, la gestione e la sorveglianza.
Vino e zucchero
I diritti di impianto nel settore del vino dovrebbero essere mantenuti “almeno fino al 2030”, e il sistema delle quote per lo zucchero dovrebbe essere protratto fino alla campagna 2019-2020, ha dichiarato il relatore sull'organizzazione comune dei mercati Michel Dantin. Secondo la proposta della Commissione Ue, i diritti per il settore vinicolo dovranno infatti essere eliminati progressivamente dal 1 gennaio 2016, le quote dello zucchero invece scadono alla fine di settembre 2015.
Giovani agricoltori
Uno degli obiettivi della commissione competente è senza dubbio quello di portare giovani leve nella comunità agricola. Per far ciò si ritengono necessari dei fondi per lo sviluppo rurale che finanzino le garanzie bancarie per aiutare i giovani ad accedere a dei contratti di locazione a lungo termine. Una proposta discussa è stata quella per i coltivatori con più di 65 anni che esercitano l'attività da almeno 10 anni, che potrebbero percepire una somma fino a 35mila euro in caso decidessero di andare in pensione e trasferire il loro esercizio ad un altro agricoltore.
Prossime tappe
Le scadenze per la presentazione degli emendamenti alla bozza del progetto di riforma sono fissate al 9 luglio (pagamenti diretti, gestione dei finanziamenti e sorveglianza) e al 10 luglio (sviluppo rurale, organizzazione comune dei mercati). Il voto in commissione è previsto per la fine dell'autunno e dipenderà anche dai progressi dei negoziati sul futuro quadro finanziario pluriannuale (CFP) 2014-2020. La versione finale della nuova Politica agricola comune sarà adottata in accordo dal Parlamento Ue e dal Consiglio. La riforma della PAC dovrebbe entrare in vigore il 1 gennaio 2014.