Il presidente della Banca Centrale Europea ha illustrato che nel prossimo mese potrebbe essere deciso un modesto aumento dei tassi di interesse per contrastare l'inflazione in Europa, portando il costo del denaro al 4,25%; ha inoltre alzato le stime di inflazione per il 2008 da 2,9 al 3,4%. Le stime di crescita del Pil dell'Eurozona per il 2008 sono state portate dall'1,7% di marzo all'1,8% annuo, mentre quella per il 2009 è stata ridotta dall'1,8% all'1,5%.
E' opinione diffusa, tuttavia, che l'aumento dell'inflazione sia dovuto principalmente all'aumento del costo materie prime e alle speculazioni sui mercati. L'aumento dei tassi di interesse non influisce sui prezzi delle materie e pare al momento incidere in modo insufficiente sulla speculazione, mentre la carenza di liquidità sui mercati finanziari e l'elevato costo del denaro riduce gli investimenti delle imprese.
Il tasso Euribor a tre mesi ha toccato quota 4,967%, un nuovo massimo da fine 2000.
La Banca d'Inghilterra ha lasciato invariati i tassi di interesse al 5 per cento. La Bce potrebbe comunque rinviare la stretta monetaria all'ultima parte dell'anno. Le preoccupazioni sull'inflazione sono in questo momento predominanti su quelle relative al rallentamento economico.