Finanziamenti startup - D-Eye, oculista a portata di smartphone
Intervista a Andrea Russo, creatore di D-Eye, la startup che permette di effettuare esami della retina attraverso lo smartphone e primo investimento di Invitalia Ventures
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Un dispositivo ottico brevettato, compatibile con i principali smartphone sul mercato, che permette di effettuare esami della retina sfruttando la telecamera e il sistema di illuminazione di cui ogni dispositivo è già dotato. Si tratta di D-Eye, la startup nata dall'intuito dell’oftalmologo Andrea Russo: “Mi sono specializzato in oculistica quattro anni fa. L'idea è nata allora, notando l'impellente necessità di effettuare esami del fondo dell'occhio, richiesti dai medici di base”.
D-Eye ha le dimensioni di una custodia da cellulare, e trasforma lo smartphone in uno strumento diagnostico di grande valore per lo screening della retina, agevolando la diagnosi precoce di malattie ed anomalie degli occhi. Il dispositivo sfrutta la sorgente luminosa a led dello smartphone per visualizzare l’interno dell’occhio durante l’esame oftalmico, permettendo al cellulare di catturare filmati ed immagini in alta definizione del fundus dell’occhio.
Un sistema “estremamente versatile, particolarmente indicato per gli esami di neonati e bambini, affascinati dallo smartphone e dalla lucina che ne esce, che è tenue e poco invasiva”, prosegue Russo. “Lo smartphone diventa un perfetto strumento per guardare la retina e registrare immagini e video che documentino la situazione clinica”, permettendo di effettuare esami accurati “anche laddove non è presente un setting ospedaliero, dalle zone rurali ai paesi poveri”.
Oltre al dispositivo sviluppato, la soluzione D-Eye prevede inoltre l’utilizzo di una app proprietaria e una piattaforma cloud attraverso cui l’utente può gestire il proprio database di immagini secondo gli standard di sicurezza HIPAA ed accedere ai servizi di condivisione ed analisi delle stesse.
L'idea è piaciuta subito agli investitori. A partire da Si14, laboratorio di design specializzato nella progettazione e nello sviluppo di prodotti tecnologici, che da subito ha puntato su D-Eye, fornendo all'oftalmologo il supporto economico e tecnico necessario per trasformare l'intuizione iniziale in un'idea imprenditoriale. “Si14, che fino all'anno scorso era considerata startup innovativa, ha a sua volta fatto da incubatore del progetto D-Eye”, nota Russo.
Quindi, sono arrivati i premi: “dal prestigioso premio conferito dall'American Academy of Ophthalmology, alla SOI, la società oftalmologica italiana, che ha premiato D-eye con 100mila euro”.
A gennaio 2015 D-Eye ha chiuso un round di investimenti per un valore di circa 1,5 milioni di euro provenienti da Innogest, Invitalia Ventures, Fondazione Giuseppe e Annamaria Cottino, insieme a Si14 (attuale azionista della società) e ai manager. D-Eye è stata infatti il primo investimento del Fondo Italia Venture I. Le risorse, anticipa Andrea Russo, verranno ora impiegate per “il marketing che un progetto del genere merita, e per investimenti in ricerca e sviluppo, fondamentali dato che il mercato degli smartphone è estremamente duttile e in divenire”.