Summit UE-Cina, accordi su commercio e investimenti
Siglate intese per proteggere le indicazioni d'origine e la proprietà intellettuale e per promuovere gli investimenti.
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Si è svolto nei giorni scorsi a Bruxelles il 19° vertice tra l'Unione europea e la Repubblica popolare cinese. Sul tavolo del summit i temi chiave delle relazioni bilaterali, quali commercio e investimenti, agricoltura, clima ed energia.
Il vertice è stato presieduto, per l'UE, da Jean-Claude Junker e Donald Tusk, presidenti della Commissione e del Consiglio europeo, e, per la Cina, dal premier Li Keqiang. A rappresentare gli interessi di Bruxelles anche l'alto rappresentante dell'UE per gli Affari esteri e la politica di sicurezza Federica Mogherini, la commissaria al Commercio Cecilia Malmstroem e il commissario per la Ricerca, la scienza e l'innovazione Carlos Moedas.
Investimenti: intesa FEI-SRF
Il Fondo europeo per gli investimenti (FEI) - del Gruppo BEI - e il Fondo cinese per la Via della Seta (Silk Road Fund) hanno firmato un Memorandum of Understanding con l'obiettivo di investire congiuntamente in fondi di private equity e venture capital che, a loro volta, investiranno in piccole e medie imprese (PMI) situate principalmente nell'UE.
L'impegno totale previsto è di 500 milioni di euro, di cui 250 milioni di euro a carico del FEI e 250 milioni del SRF. La firma segue l'impegno assunto dalla Cina nel Dialogo di alto livello per l'economia e il commercio nel 2015 volto ad individuare opportunità per contribuire al Piano Juncker e rafforzare la cooperazione bilaterale in materia di investimenti in generale. L'iniziativa integrerà la finestra per le PMI del Fondo europeo per gli investimenti strategici (EFSI), che già di suo dovrebbe facilitare l'accesso al finanziamento di circa 416mila piccole imprese in tutta Europa.
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Commercio: proprietà intellettuale e indicazioni d'origine
La commissaria al commercio Cecilia Malmstroem e il suo omologo cinese Zhong Shan hanno firmato importanti documenti riguardanti la protezione della proprietà intellettuale e delle indicazioni geografiche.
L'accordo amministrativo relativo alla cooperazione UE-Cina sulla protezione e l'applicazione dei diritti di proprietà intellettuale mira a garantire una onesta cooperazione tra la Commissione europea e il Ministero del commercio cinese nell'attuazione della nuova fase del programma dal titolo "Proprietà intellettuale: una chiave per la competitività sostenibile", con cui dal 2013 Bruxelles aiuta le imprese europee ad affrontare le sfide legali in Cina su - tra le altre cose - brevetti, marchi commerciali e disegni industriali. La nuova fase del programma si svolgerà dal 1° settembre 2017 al 2021.
Con un secondo accordo UE e Cina si sono impegnate a pubblicare una lista di 100 indicazioni geografiche europee e cinesi. L'iniziativa ha ufficialmente avviato il processo di protezione dei prodotti elencati contro imitazioni e falsi volto a produrre benefici commerciali reciproci e ad aumentare la consapevolezza dei consumatori e la domanda di prodotti di alta qualità.
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Le parti interessate hanno ora due mesi per commentare i prodotti pubblicati e, se necessario, sollevare eventuali preoccupazioni con le reciproche autorità.
Con oltre 3300 nominativi registrati in Europa, il sistema delle indicazioni geografiche, ricorda Bruxelles, è uno dei grandi successi dell'agricoltura europea, che, grazie ad accordi bilaterali, protegge anche 1250 nomi non comunitari. In termini di valore, il mercato delle indicazioni geografiche dell'UE è di circa 54,3 miliardi di euro e costituisce complessivamente il 15% delle esportazioni totali di prodotti alimentari e bevande comunitarie.
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