Clima: salta l’accordo UE per zero emissioni entro il 2050
La data per la transizione a un'economia climaticamente neutrale è stata cancellata, dopo ore di trattative, dalle conclusioni del vertice UE.
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Salta così l'accordo al Consiglio europeo sull'obiettivo di un'Europa a zero emissioni nette entro il 2050.
Cosa prevede la strategia UE per zero emissioni al 2050
La strategia predisposta dalla Commissione alla fine dello scorso anno non intende tanto fissare obiettivi ma creare una visione e una strada da percorrere attraverso una progettazione conseguente, ispirando portatori di interessi, ricercatori, imprenditori e cittadini a sviluppare industrie nuove e innovative, imprese e posti di lavoro associati.
La strategia esamina dunque il ventaglio di opzioni a disposizione degli Stati membri, delle imprese e dei cittadini e il modo in cui queste opzioni possono concorrere a modernizzare la nostra economia e migliorare la qualità della vita degli europei.
Fondamentali lungo questa transizione sono i Piani nazionali energia e clima predisposti dai Ventotto, decisivi per conseguire gli obiettivi al 2030 e che dovrebbero essere lungimiranti e rientrare nella strategia a lungo termine dell'UE. Proprio nei giorni scorsi la Commissione ha esaminato i piani nazionali, bacchettando gli Stati membri e chiedendo loro maggiore ambizione, in particolare per quanto riguarda gli obiettivi per rinnovabili ed efficienza energetica.
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Zero emissioni: in Consiglio salta il riferimento temporale
Nel testo adottato dal Consiglio, al posto dell'obiettivo delle zero emissioni entro il 2050, si chiede di "garantire una transizione verso un'UE climaticamente neutrale in linea con gli accordi di Parigi".
La data viene relegata in una nota al testo, in cui si afferma che per la maggior parte dei Paesi l'obiettivo deve essere raggiunto entro il 2050.
Ad opporsi alla formulazione iniziale della Commissione alcuni Paesi dell'Est Europa, tra cui la Polonia, l'Ungheria, la Repubblica Ceca e l'Estonia.