Accordo commerciale USA-UE: un anno tra successi e insuccessi
Ad un anno di distanza dall’avvio dei negoziati commerciali UE-USA, la Commissione pubblica un report che riassume i progressi fatti in alcuni ambiti, ma anche l'impasse sul taglio dei dazi. Intanto spunta l’ipotesi che a causare lo stallo sia la richiesta americana di includere nei negoziati l’agricoltura.
> UE-USA: al via nuova fase per rilanciare scambi e abbattere barriere
E’ passato un anno da quando il presidente americano, Donald Trump, e quello della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, hanno firmato la dichiarazione congiunta che ha dato il via al negoziato per la definizione di un trade agreement sul commercio transatlantico che vale 3 miliardi di dollari.
> UE-USA: al vaglio ipotesi di un accordo commerciale sui beni industriali
I progressi raggiunti
In un anno di incontri, i negoziatori europei e americani hanno raggiunto alcuni risultati positivi nell’ambito della cooperazione regolamentare.
Tra questi figura senza dubbio l’accordo dell’11 luglio 2019 sui prodotti farmaceutici, che prevede il reciproco riconoscimento delle autorità responsabili dei medicinali su entrambe le sponde dell'Atlantico. D’ora in avanti, infatti, le autorità statunitensi e quelle degli Stati UE potranno affidarsi ai risultati delle ispezioni svolte dalla controparte senza doverle rifare.
Si tratta di un risultato che va a vantaggio sia delle imprese, che potranno godere di una significativa riduzione dei costi per l’esportazione delle merci, ma anche delle pubbliche amministrazioni che, grazie all’eliminazione delle duplici ispezioni, conseguiranno risparmi in termini di risorse e tempo.
Anche dal punto di vista energetico le relazioni USA e UE sono migliorate, se è vero che dal 2018 le importazioni europee di gas naturale liquefatto (GNL) dagli Stati Uniti sono aumentate del 367%, rendendo gli USA il terzo principale fornitore di GNL per l’Europa.
> UE-USA: proposte di direttive per negoziati su beni industriali e conformita'
Al centro dello stallo sui dazi c'è l’agricoltura?
Notizie negative, invece, emergono sul fronte dei negoziati per l'eliminazione delle tariffe doganali sui beni industriali. L’aria di guerra commerciale che gli Stati Uniti hanno promosso con molti partner - in primis la Cina - non ha infatti risparmiato neanche l’Europa.
Mentre la Commissione, nel suo report, rimarca il proprio impegno a proseguire sulla strada delineata dalla Dichiarazione Congiunta del 2018 tra Trump e Juncker che dovrebbe portare ad una progressiva eliminazione dei dazi sui beni industriali, fonti ANSA riportano che il vero pomo della discordia sarebbe la richiesta americana di includere nei negoziati anche i prodotti agricoli.
Si tratta di una sfera su cui, però, Bruxelles non ha minimamente intenzione di cedere, anche perché il settore agricolo non rientra tra gli ambiti sui quali il Consiglio ha dato alla Commissione il mandato di negoziare con Washington, che “si limita”, invece, ai soli beni industriali.
> UE-USA: gli accordi commerciali ripartono dai beni industriali
Del resto di agricoltura non si parla nella Dichiarzione del 2018 ed è su quel testo che la Commissione pretende di continuare il dialogo con gli USA.
D’altro canto, nel report pubblicato ieri, Bruxelles rimarca la necessità di arrivare ad una celere eliminazione dei dazi statunitensi sull’acciaio e sull’alluminio provenienti dall’Europa. Si tratta del resto - sottolinea la Commissione - di una decisione che andrebbe a vantaggio anche dei produttori americani che potrebbero reperire materiali a costi più vantaggiosi. Di contro l’UE sarebbe pronta a rimuovere le tariffe di ribilanciamento imposte su alcune merci americane esportate nel vecchio continente.
Da qui ai prossimi mesi il dialogo tra le due sponde dell'Atlantico non si annuncia semplice. Su tutto, infatti, grava la spada di Damocle rappresentata dalla scadenza del 31 ottobre, giorno in cui potrebbe scattare l’imposizione dei dazi americani alle auto europee e che, finora, è stata scongiurata da una serie di proroghe.
> Automotive: ACEA, dazi USA su vetture estere incompatibili con WTO
Photocredit: RJA1988 da Pixabay