Verso uno spazio UE per istruzione e ricerca. Priorita' alle digital skills
La Commissione UE ha adottato tre nuove iniziative in materia di istruzione, ricerca e innovazione per accelerare la transizione verde e digitale e sostenere la ripresa dalla crisi provocata dalla pandemia di coronavirus.
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Nel campo dell'istruzione la Commissione europea ha adottato una comunicazione sullo spazio europeo dell'istruzione e un nuovo piano d'azione per l'istruzione digitale, che confluiranno nel terzo vertice europeo sull'istruzione del 10 dicembre. A questi si aggiunge poi la comunicazione su un nuovo spazio europeo della ricerca e dell'innovazione.
Verso uno spazio europeo dell'istruzione e della ricerca
- Spazio europeo dell'istruzione
- Piano d'azione per l'istruzione digitale
- Un nuovo spazio europeo della ricerca e dell'innovazione
Spazio europeo dell'istruzione
La prima comunicazione definisce i mezzi e le tappe per la realizzazione dello spazio europeo dell'istruzione entro il 2025, con il sostegno del piano europeo di ripresa Next Generation EU e del programma Erasmus+.
All'interno dell'European education area studenti e insegnanti saranno liberi di studiare e lavorare, mentre gli istituti potranno associarsi liberamente entro ed oltre i confini europei.
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Nel dettaglio, lo spazio europeo dell'istruzione prevede sei dimensioni: qualità, inclusione e parità di genere, transizioni verde e digitale, insegnanti, istruzione superiore e un'Europa più forte nel mondo. Le iniziative saranno improntate tra l'altro alla ricerca di soluzioni per migliorare la qualità, soprattutto per quanto riguarda le competenze digitali e di base, per rendere la scuola più inclusiva e attenta alle tematiche di genere e per incrementare il successo scolastico.
Gli interventi contribuiranno a rafforzare la comprensione dei cambiamenti climatici e della sostenibilità, a promuovere infrastrutture per l'istruzione più ecologiche, a sostenere la professione di insegnante, a sviluppare ulteriormente le università europee e a potenziare la connettività negli istituti di istruzione e formazione.
Nel documento la Commissione UE propone anche un quadro per la cooperazione con gli Stati membri e per la partecipazione dei portatori di interessi del settore dell'istruzione, compresa una struttura di rendicontazione e analisi, con obiettivi concordati in materia di istruzione al fine di promuovere e monitorare le riforme.
Gli sforzi volti all'istituzione dello spazio europeo dell'istruzione opereranno in sinergia con l'agenda europea per le competenze, la rinnovata politica in materia di istruzione e formazione professionale e lo Spazio europeo della ricerca.
Piano d'azione per la digital education
Il piano d'azione per l'istruzione digitale 2021-2027 propone una serie di iniziative per una digital education di alta qualità, inclusiva e accessibile in Europa. La Commissione UE invita a stabilire una più stretta collaborazione tra gli Stati membri a livello europeo e con gli stakeholder, affinché i sistemi di istruzione e formazione siano realmente pronti per l'era digitale.
Il piano d'azione prevede due priorità strategiche a lungo termine:
- promuovere lo sviluppo di un ecosistema altamente efficiente di istruzione digitale
- potenziare le competenze per la trasformazione digitale
Per rafforzare la cooperazione e gli scambi in materia di istruzione digitale a livello dell'UE, la Commissione creerà un polo europeo per l'istruzione digitale, che promuoverà la collaborazione e le sinergie tra i settori strategici pertinenti all'istruzione digitale, istituirà una rete di servizi di consulenza nazionali e rafforzerà il dialogo tra i portatori di interessi del settore pubblico e privato.
Un nuovo spazio europeo della ricerca
A partire dall'eccellenza scientifica e dalla leadership tecnologica dell'Europa, il nuovo spazio europeo della ricerca mira a migliorare il coordinamento e la cooperazione tra l'UE, gli Stati membri e il settore privato; ottenere maggiori investimenti nella ricerca e nell'innovazione; rafforzare la mobilità dei ricercatori, le loro competenze e il flusso delle conoscenze.
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Nella comunicazione la Commissione UE definisce quattro obiettivi strategici:
1. Dare priorità agli investimenti e alle riforme nella ricerca e nell'innovazione orientati verso le transizioni verde e digitale, al fine di sostenere la ripresa dell'Europa e rafforzarne la competitività
Il sostegno dell'UE alla ricerca e all'innovazione è previsto da vari programmi, quali Horizon Europe, la politica di coesione e lo strumento Next Generation EU. Per ottenere i cambiamenti positivi necessari e garantire la qualità dei risultati, il sostegno dell'UE deve essere integrato da investimenti degli Stati membri e del settore privato.
La comunicazione conferma l'obiettivo di destinare il 3% del PIL agli investimenti in ricerca e innovazione nell'UE e invita gli Stati membri a collaborare ulteriormente e ad allineare i loro sforzi, fissando l'obiettivo di destinare il 5% dei finanziamenti pubblici nazionali a programmi di ricerca e sviluppo congiunti e a partenariati europei entro il 2030.
Il fondamento di tutti gli investimenti nel quadro dello spazio europeo della ricerca rimane il principio dell'eccellenza, secondo il quale i migliori ricercatori con le migliori idee possono ottenere i finanziamenti.
2. Migliorare l'accesso alle strutture e alle infrastrutture di eccellenza per i ricercatori in tutta l'UE
Gli investimenti degli Stati membri in ricerca e innovazione rimangono disomogenei, il che provoca divari in termini di risultati dell'innovazione e di eccellenza scientifica che devono essere colmati. L'UE aiuta già i paesi in ritardo, anche attraverso un sostegno su misura prestato sul campo, e continuerà a garantire tale sostegno nel quadro del programma Horizon Europe, attraverso una cooperazione rafforzata con controparti di maggiore esperienza per migliorare l'accesso all'eccellenza. Agli Stati membri i cui investimenti in ricerca e sviluppo in rapporto al PIL sono inferiori alla media dell'UE la Commissione propone di adoperarsi per aumentarne l'entità del 50% nei prossimi 5 anni.
A tal fine, attraverso formazioni specifiche e regimi di mobilità tra l'industria e il mondo accademico verranno create opportunità di mobilità che consentiranno ai ricercatori di accedere all'eccellenza e di ampliare le loro esperienze. Per rispecchiare i progressi compiuti nella ricerca basata sull'eccellenza, gli Stati membri in ritardo rispetto alla media dell'UE per quanto riguarda le pubblicazioni più citate dovrebbero ridurre il loro divario di almeno un terzo nei prossimi 5 anni.
3. Trasferire all'economia i risultati di tali attività al fine di stimolare gli investimenti delle imprese e l'adozione dei risultati della ricerca da parte del mercato, come pure per promuovere la competitività e la leadership dell'UE nel panorama tecnologico globale
Per accelerare il trasferimento all'economia reale dei risultati della ricerca e sostenere l'attuazione della nuova strategia industriale, la Commissione incoraggerà e guiderà l'elaborazione di piani tecnologici comuni in collaborazione con l'industria, che consentiranno di attrarre più investimenti privati in progetti internazionali di rilievo. Ciò favorirà lo sviluppo di tecnologie concorrenziali in ambiti strategici fondamentali, garantendo nel contempo una presenza europea più forte sulla scena globale.
In parallelo, dopo un esercizio di monitoraggio particolareggiato, la Commissione valuterà la possibilità di elaborare un quadro per le attività di rete che si baserà sulle capacità e sugli enti esistenti, come i centri di eccellenza o i poli dell'innovazione digitale, per facilitare la collaborazione e lo scambio di migliori pratiche entro il 2022.
Sempre nel corso di tale biennio la Commissione elaborerà e aggiornerà i principi guida che assicureranno che l'innovazione possa essere valorizzata e ricompensata, come pure un codice di buone pratiche per l'uso intelligente della proprietà intellettuale, così da garantirne una tutela efficace ed economica.
4. Rafforzare la mobilità dei ricercatori e il libero flusso delle conoscenze e delle tecnologie attraverso una maggiore cooperazione tra gli Stati membri, per garantire che tutti possano trarre beneficio dalla ricerca e dai suoi risultati
L'UE mirerà a migliorare le opportunità di sviluppo professionale per attrarre e trattenere i migliori ricercatori in Europa e per motivarli a intraprendere una carriera al di fuori del mondo accademico. A tal fine, in collaborazione con gli Stati membri e le organizzazioni di ricerca, entro la fine del 2024 l'UE predisporrà una serie di strumenti a sostegno dello sviluppo professionale dei ricercatori, che comprenderà i seguenti elementi:
- un quadro delle competenze dei ricercatori, che consenta di individuare le competenze fondamentali e le relative asimmetrie;
- un regime di mobilità a sostegno degli scambi e della mobilità dei ricercatori tra industria e mondo accademico;
- formazioni mirate e opportunità di sviluppo professionale nel quadro di Horizon Europe;
- uno sportello unico che consenta alle persone di reperire informazioni e di gestire le loro carriere e il loro apprendimento con maggiore facilità.
L'UE si adopererà per conseguire gli obiettivi strategici descritti, in stretta cooperazione con gli Stati membri, attraverso 14 azioni collegate tra loro, che saranno fondamentali per realizzare lo spazio europeo della ricerca. La Commissione condurrà un Forum europeo per la transizione, che sarà la sede di un dibattito strategico con gli Stati membri volto a sostenerli nell'attuazione coerente di questi quattro obiettivi.
Entro la prima metà del 2021 la Commissione proporrà inoltre che gli Stati membri adottino un patto per la ricerca e l'innovazione in Europa, che rafforzerà i loro impegni a favore di politiche e principi condivisi e individuerà i settori in cui gli Stati membri svilupperanno congiuntamente interventi prioritari.