Recovery plan: Confindustria Digitale, priorità a sanità, Transizione 4.0 e digital skill
Le nuove tecnologie devono essere la chiave di volta del Recovery plan, per sostenere il sistema sanitario e la ripresa dell'economia. Questo l'appello lanciato da Confindustria Digitale nel documento inviato al Governo in vista dell'avvio del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).
Recovery Plan Italia: dalle infrastrutture alla sanita', cosa prevede il piano per la ripresa
Secondo il presidente di Confindustria Digitale, Cesare Avenia, nell'ambito del Recovery Plan dell'Italia "la priorità delle priorità è inserire dentro la gestione della sanità e quindi della pandemia le nuove tecnologie che sono supporti per creare banche dati utilizzabili, attraverso l'intelligenza artificiale, per fare analisi o previsioni".
Recovery plan: le proposte di Confindustria Digitale per far ripartire il paese
Nel documento inviato al Governo, Confindustria Digitale pone l'accento sulle aziende che "devono essere il centro delle strategie di rilancio dell’economia".
E' quindi necessario "accelerare sull’attuazione del Piano nazionale Transizione 4.0, perché la digitalizzazione del sistema produttivo rappresenta il più importante fattore di accelerazione per la crescita delle imprese". Ricordiamo che le risorse stanziate dalla Manovra 2021 e dal Recovery plan per l'implementazione del Piano Transizione 4.0 ammontano a 24 miliardi di euro.
Altra leva strategica per la ripresa dell'economia sono gli investimenti per le attività di ricerca, sviluppo e innovazione, che devono essere sostenuti attraverso finanziamenti diretti, agevolazioni fiscali e interventi di filiera trasversali, per assicurare il trasferimento tecnologico e di conoscenze dai laboratori al mercato. In questo contesto le risorse stanziate dal programma Horizon Europe e Digital Europe rappresentano una grande opportunità per la transizione digital e green dell'Italia.
C'è poi il tema dello smart working, che a seguito dell'emergenza Covid-19 ha visto sia imprese che PA rivoluzionare l'organizzazione del lavoro, con la richiesta di nuove competenze digitali. Sulla scia di questo cambiamento in corso, diventa fondamentale investire sulla formazione del capitale umano e su modelli di lavoro agile, allo scopo di favorire processi di reskilling e upskilling digitale dei lavoratori.
Per colmare il digital divide che caratterizza l'Italia, Confindustria Digitale suggerisce anche di definire misure ad hoc rivolte alle famiglie per favorire l'accesso a Internet. In questa direzione si muovono già la fase 1 del Piano voucher e il nuovo bonus smartphone previsto dalla Manovra 2021.
Guardando alla pubblica amministrazione, invece, l'associazione ribadisce la necessità di proseguire il percorso di digitalizzazione, attraverso il completamento delle piattaforme strategiche nazionali della PA, il ricorso agli appalti innovativi, la creazione di nuovi servizi pubblici digitali, la semplificazione e la riduzione degli oneri amministrativi.
Recovery plan e digitale: l’Italia deve investire su Industria 4.0, digital skill e PA