Horizon Europe: una nuova partnership sul clima?
L’iniziativa intergovernativa per la ricerca sul clima JPI Climate propone di lanciare un nuovo partenariato dedicato alla scienza del clima nell’ambito del programma Horizon Europe.
Anticipazioni sul nuovo partenariato UE per finanziare ricerca e innovazione nel solare fotovoltaico
L’Accordo di Parigi del 2015 prevede che tutte le nazioni che fanno parte della Convenzione Quadro dell’ONU sul Cambiamento Climatico (UNFCCC) si impegnino a mantenere la temperatura globale ben al di sotto dei 2 gradi centigradi sui livelli pre-industriali (quindi rispetto al periodo 1850-1900) e si sforzino di limitare l’aumento della temperatura a 1,5 gradi.
Da gennaio la temperatura media globale è stata di 1,43 gradi superiore a quella dell’era preindustriale, a un passo dalla soglia di 1,5 gradi fissata dall’accordo di Parigi. Tanto per avere un’idea dell’andamento del clima, basti pensare che da giugno a ottobre 2023 il servizio europeo sul cambiamento climatico di Copernicus ha registrato una serie di temperature record, con il mese di ottobre indicato come il più caldo mai registrato finora.
Secondo i dati diffusi il 30 novembre da un report dell'Organizzazione Meteorologica Mondiale il 2023 sarà l'anno più caldo mai registrato; un dato che ha spinto il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres ad esortare i leader mondiali riuniti a Dubai per la Cop28 a impegnarsi in un'azione urgente.
Oltre all'impegno politico e finanziario dei leader globali, rallentare questa spirale negativa richiede nuove conoscenze in fatto di clima, come analisi e osservazioni mirate, lo sviluppo di nuove soluzioni di resilienza ai cambiamenti climatici e approcci innovativi per la ricattura dei gas serra su larga scala.
Quanti fondi europei per la scienza del clima?
Secondo le stime di JPI Climate - l'iniziativa intergovernativa che riunisce 19 Stati, tra Paesi membri dell’UE (Italia inclusa) e Paesi associati, per allineare i programmi nazionali al fine di coordinare congiuntamente la ricerca sul clima e finanziare nuove attività di ricerca transnazionali - l’azione per il clima finora ha rappresentato circa il 35% delle attività di ricerca e innovazione nell’ambito di Horizon Europe e dei principali Stati membri e Paesi associati al programma. Al contrario, la scienza del clima pesa solo per l’1-2%.
In pratica, spiega JPI Climate, grandi paesi come Germania, Francia e Italia spendono ogni anno di più nella scienza del clima rispetto ai fondi dedicati, nell’ambito di Horizon, alla prima Destination del Cluster 5 “Climate, Energy and Mobility”.
In generale, note JPI Climate, la conoscenza del clima è attualmente dispersa tra iniziative che, concentrandosi su sistemi o settori specifici, spesso trascurano le conseguenze dell’azione climatica e non tengono conto dei rischi composti che emergono dalle interazioni di fattori climatici e non.
Da qui nasce la proposta di dedicare alle scienze climatiche un partenariato ad hoc nell’ambito di Horizon EU.
Climate Science Partnership 2025-2034
JPI Climate, con il sostegno particolare di Austria, Belgio, Francia, Germania, Italia e Norvegia, ha sviluppato una proposta per un nuovo partenariato Horizon Europe sulla scienza del cambiamento climatico da sottoporre alla Commissione europea.
A luglio, infatti, la Commissione ha proposto 10 nuove partnership UE che dovrebbero essere lanciate nella seconda fase del programma Horizon Europe, quindi dopo il 2024. Si tratta dei partenariati Brain Health, Forests and Forestry for a Sustainable Future, Innovative Materials for EU (I’M for EU), In-Orbit Demonstration and Validation, Raw Materials for the Green and Digital Transition, Resilient Cultural Heritage, Social Transformations and Resilience, Solar Photovoltaics e Textiles of the Future Virtual Worlds.
Alla lista JPI Climate vorrebbe aggiungere un nuovo partenariato, la Climate Science Partnership o “Climate knowledge for transitioning to climate neutral and resilient societies” di durata decennale (dal 2025 al 2034) che coinvolga la Commissione Europea, gli Stati membri e i Paesi associati.
Sei gli obiettivi chiave del nuovo partenariato:
- Affrontare le lacune critiche nella comprensione dei processi climatici e degli impatti umani, compresi gli eventi rari e ad alto impatto, nonché il ruolo e la sensibilità climatica delle aree polari;
- Fornire una guida per la valutazione e la gestione dei rischi climatici, compresi quelli economici e sociali, gli effetti a cascata e composti, per informare le politiche dell’UE e sostenere i piani climatici;
- Sostenere gli esperimenti per migliorare lo sviluppo del modello climatico globale come base per le strategie di gestione dei gas serra;
- Portare avanti attività di ricerca avanzata sulle strategie di gestione del carbonio, cercando soluzioni fattibili e sostenibili per la rimozione dell'anidride carbonica;
- Comprendere l'economia politica della policy climatica e il ruolo dei mercati finanziari;
- Analizzare le conseguenze geopolitiche delle politiche climatiche e gli impatti dei cambiamenti climatici nel medio e lungo termine.
Obiettivi cui, secondo la proposta di JPI Climate, corrispondono altrettante call per oltre 60 milioni di euro.
La Climate Science Partnership intende muoversi in sinergia con i Cluster e le Mission di Horizon Europe, con i partenariati esistenti e quelli futuri focalizzando l’attenzione sull’integrazione delle conoscenze sul clima provenienti dalle scienze naturali, sociali e umanistiche.
Il partenariato prevede inoltre l’attivazione di progetti faro sostenuti da living labs in regioni ad alto rischio di cambiamento climatico: aree polari e subpolari, aree alpine, regione mediterranea.
Consulta il documento della Climate Science Partnership
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