Biologico: accordo Ue-Usa. Trasparenza, semplificazione, crescita
Accordo storico sul commercio dei prodotti biologici. E' quello firmato ieri da Unione europea e Stati Uniti, i due maggiori produttori bio al mondo. Un partenariato che migliora la trasparenza delle norme e crea grandi opportunità per i produttori, soprattutto per le Pmi che operano nel settore. Dal 1 gennaio 2012, infatti, verranno abbattuti gran parte degli ostacoli normativi e burocratici per commerciare sulle due sponde dell'Atlantico. Il biologico, che già in Ue e Usa vale 40 miliardi di euro, è destinato a crescere ancora. Ottima notizia per l'Italia, leader nella produzione biologica.
Cosa cambia
L'accordo velocizza e semplifica la commercializzazione dei prodotti biologici fra le due sponde dell'oceano. Finora, infatti, produttori e imprese dovevano ottenere due diverse certificazioni, Ue ed Usa. Ciò comportava un duplice onere a livello di spese, ispezioni e pratiche.
Con quest'accordo - firmato a Norimberga da Dacian Cioloş, commissario europeo per l'agricoltura e lo sviluppo rurale, Kathleen Merrigan, sottosegretario del ministero statunitense dell'Agricoltura e Isi Siddiqui, ambasciatore Usa per il commercio e principale negoziatore per l'agricoltura – le produzioni biologiche conformi alle disposizioni possono essere etichettate e vendute come prodotti biologici certificati.
Il partenariato segue una serie di controlli in loco al fine di garantire la compatibilità della regolamentazione, delle misure di controllo della qualità, e dei requisiti in materia di certificazione ed etichettatura.
Esistono in effetti alcune differenze fra le norme europee e quelle statunitensi. Primo fra tutti l'utilizzo di antibiotici, vietati dallo USDA, US Department of Agriculture – tranne in caso di infezioni batteriche invasive – ma non in Europa. Differenza cui si è ovviato in modo semplice: i prodotti biologici commercializzati nell'ambito del partenariato dovranno accertare il mancato utilizzo di antibiotici.
In termini economici, si tratta di un grande passo in avanti. Il mercato biologico, che ad oggi vale complessivamente 40 miliardi di euro, è destinato a crescere a partire dal 1 giugno 2012, quando l'accordo entrerà in vigore. L'abbattimento di spese e ostacoli burocratici per le imprese operanti nel settore, in particolare per le Pmi, equivale infatti a espansione delle vendite e crescita dell'occupazione.
"Questo accordo ha un duplice valore aggiunto. In primo luogo facilita l'accesso ai due mercati, degli Stati Uniti e dell'Unione europea, per gli agricoltori e i produttori di alimenti biologici e rafforza pertanto la competitività di questo settore. Inoltre, migliora la trasparenza riguardo alle norme di produzione biologica e rafforza la fiducia dei consumatori nonché il riconoscimento dei nostri prodotti e alimenti biologici", ha dichiarato Dacian Cioloş, commissario Ue per l'agricoltura.
Links
Organic Farming - European Commission
National Organic programme - USDA