Unioncamere - crescono imprese femminili guidate da immigrate
Sono aumentate del 3,7% le attività imprenditoriali guidate da donne immigrate, attive soprattutto in Lombardia, Lazio e Toscana. Lo rivela la fotografia scattata a giugno 2018 dall’Osservatorio per l’imprenditorialità femminile di Unioncamere e InfoCamere.
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Dall'indagine dell'Osservatorio per l’imprenditorialità femminile di Unioncamere e InfoCamere emerge che la componente straniera guidata da donne rappresenta il 10,7% del totale delle imprese rosa presenti in Italia, pari a un milione e 335mila unità.
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Imprese femminili straniere in Italia
In un anno sono aumentate del 3,7% le attività di business guidate da donne immigrate, che portano a quota 143mila il numero delle imprese di questo tipo registrate a giugno 2018. La gran parte delle iniziative ha meno di dieci anni di vita; dal 2010 in poi sono nate oltre 98mila aziende, quasi il 70% del totale.
Si tratta di una realtà imprenditoriale giovane anche per la maggiore presenza di under 35 che sono al comando del 19,4% delle imprese femminili straniere (contro l’11,9% delle imprese totali guidate da donne). A essere più intraprendenti sono soprattutto le cinesi, le rumene e le marocchine, che insieme rappresentano il 41% del tessuto imprenditoriale femminile straniero.
Sanità e assistenza sociale (62,6%), servizi alla persona (57,3%), istruzione (50,9%) sono le attività dove le capitane d’impresa immigrate incidono maggiormente nel tessuto imprenditoriale straniero. Ma, in termini assoluti il commercio resta di gran lunga il settore con la presenza più consistente di imprese femminili straniere (33,6%), seguito da servizi di alloggio e ristorazione (12,4%) e manifatturiero (11%).
Lombardia, Lazio e Toscana sono le Regioni con il numero più elevato di iniziative femminili straniere in Italia, con oltre 57mila imprese, ovvero il 40% di quelle complessivamente fondate da imprenditrici immigrate. Guardando, invece, all’incidenza delle iniziative straniere femminili sul totale delle imprese straniere la classifica regionale vede in testa il Molise (35,8%), seguito dalla Basilicata (35,2%) e dall’Abruzzo (31,5%), con una distribuzione geografica che ricalca quella femminile complessiva.