Fondi UE: Europa Creativa, cosa è successo nei primi tre anni

Europa creativaDal 2014 al 2016 il programma Europa Creativa ha destinato 544 milioni di euro al finanziamento di oltre 2mila organizzazioni, creando circa 3mila posti di lavoro. E’ quanto emerge dalla valutazione intermedia della Commissione UE.

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Nei primi tre anni di attuazione Europa Creativa ha saputo affrontare le sfide centrali nei settori culturale e creativo, con particolare riferimento alla frammentazione dei mercati, alla competizione globale, all’innovazione digitale e all’accesso ai finanziamenti.

Lo rivela la relazione di valutazione intermedia del programma realizzata dalla Commissione UE.

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Europa Creativa

Il programma Europa Creativa promuove la diversità culturale in Europa sostenendo artisti, professionisti della cultura e organizzazioni culturali negli ambiti: arti dello spettacolo, belle arti, editoria, cinema, TV, musica, arti interdisciplinari, patrimonio culturale e industria dei videogiochi.

Il programma è dotato di un budget di 1,4 miliardi di euro per il periodo 2014-2020, ripartiti tra:

  • il sottoprogramma Cultura (31%),
  • il sottoprogramma MEDIA (56%),
  • la sezione transettoriale (13%).

Primi risultati

Europa Creativa ha contribuito considerevolmente all’obiettivo di occupazione previsto dalla strategia Europa 2020 e alle priorità dell'attuale Commissione UE, stimolando gli investimenti finalizzati alla crescita e al rafforzamento dei settori creativo e culturale.

Dal 2014 al 2016 il programma ha finanziato 2.580 organizzazioni, per un totale di 544 milioni di euro, generando 3mila posti di lavoro.

In particolare, il sottoprogramma MEDIA ha sostenuto oltre 400 film all’anno, pari al 25% della produzione cinematografica annuale europea. Il sottoprogramma Cultura, invece, è riuscito ad attrarre diversi ambiti culturali, sia con che senza una spiccata dimensione industriale, promuovendo la creatività artistica e i valori europei.

Nell’ambito della sezione transettoriale, poi, lo strumento di garanzia ha dimostrato di saper rispondere direttamente alle esigenze delle PMI culturali e creative che hanno difficoltà ad accedere ai prestiti. La forte risposta del mercato al suo lancio nel 2016, con tre accordi di garanzia firmati a gennaio 2017, mostra la pertinenza di questo strumento per le esigenze del mercato.

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Raccomandazioni

Per avere successo il programma Europa Creativa deve rafforzare la sua capacità di stabilire un collegamento tra i contenuti e il pubblico, oltre ad adattarsi al contesto digitale.

Con riferimento al sottoprogramma MEDIA, il Collegio dei commissari sottolinea la necessità di concentrare maggiormente il sostegno sui contenuti che hanno le potenzialità di circolare oltre confine.

Per quanto riguarda il sottoprogramma Cultura, invece, occorre dare maggiore spazio ai piccoli operatori culturali, fornendo un sostegno finanziario adeguato alle loro ambizioni di crescita al di fuori del mercato nazionale.

La sezione transettoriale, infine, continuerà a rispondere - fino al 2020 - alla forte domanda di mercato, ampliando la partecipazione geografica degli intermediari finanziari. La Commissione UE suggerisce tuttavia di promuovere anche altri tipi di azioni transettoriali, come i progetti per l’integrazione dei rifugiati e i moduli per le lauree magistrali in ambito umanistico e scientifico.

> Valutazione intermedia

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