Eco e sismabonus - valgono 270 miliardi, ma vanno migliorati
L’ecobonus funziona, mentre il sismabonus ancora non ingrana. Il perché va cercato nei problemi che spesso sorgono lungo la “catena” di richieste da presentare per usufruirne. In vista della prossima Manovra, occorre quindi semplificare i bonus e renderli strutturali.
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Ecobonus e sismabonus "valgono complessivamente 270 miliardi di euro". A dirlo, nel corso della presentazione della campagna #ecosismabonus, il capo della segreteria tecnica del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Dimitri Dello Buono.
Campagna con cui la filiera delle costruzioni intende non solo informare i cittadini della bontà dei due incentivi fiscali, ma anche appellarsi al Governo affinché li rinnovi nella prossima Legge di Bilancio.
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Semplificazioni in vista per eco e sismabonus?
Rinnovo quasi certo, seppur con qualche ritocco rispetto alla versione attuale. Dello Buono rassicura la filiera e fa sapere di voler parlare “concretamente” dei due incentivi, in particolare di quello per il miglioramento ed adeguamento sismico degli edifici, che nelle intenzioni dello scorso Governo doveva essere trainato dal più fortunato ecobonus.
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Ma l’incentivo, benché necessario in un Paese come l’Italia con l’85% della superficie nazionale e il 70% dei Comuni è in aree a significativo rischio sismico, fatica a partire, complici anche una serie di problematiche che riguardano controlli e certificazioni. Aspetti che “sembrano marginali rispetto alle questioni finanziarie”, sottolinea Dello Buono, ma che di fatto non lo sono perchè finiscono per bloccare i lavori e il meccanismo di cessione del credito.
Occorre semplificare le procedure, quindi, soprattutto ricorrendo alla tecnologia. Ma “la semplificazione”, nota il capo della segreteria tecnica del MIT, “va fatta in modo efficace, attraverso una concertazione tra i vari soggetti coinvolti”. E potrebbe passare dalla creazione di un ufficio ad hoc, dedicato ai due incentivi.
Campagna #ecosismabonus: l’appello di edilizia e ambientalisti al Governo
L’ecobonus e il sismabonus, potenziati nella Legge di Bilancio 2018, sono misure indispensabili per far partire quel piano di riqualificazione del patrimonio edilizio abitativo italiano non più rimandabile.
E’ questa la premessa della campagna #ecosismabonus - lanciata da Ance e Legambiente, insieme a Oice, Federcostruzioni, Anaci, Ordini nazionali degli ingegneri, dei geologi, degli architetti e dei geometri e da Ingegneria sismica italiana - per sostenere e diffondere i due strumenti agevolativi presso cittadini, famiglie e proprietari di case.
“Con l’ultima legge di Bilancio, per la prima volta abbiamo norme che consentono di intervenire in modo congiunto su efficienza energetica e antisismica, con incentivi forti che possono consentire una svolta”, spiega il vicepresidente di Ance Rudy Girardi. Peccato che “quasi nessuno sa come funzionano questi incentivi”.
Tutte le sigle si appellano inoltre al Governo affinché nella prossima Manovra non ci sia alcun passo indietro su questi strumenti, la cui efficacia è già stata dimostrata negli anni, in termini economici ma soprattutto di miglioramento della qualità della vita dei cittadini, in linea con gli obiettivi del contratto di Governo e con gli obblighi europei in materia.