Mobilita’: piu’ e-cars, ma non migliora la qualita’ dell’aria
Parma resta la città più eco-mobile d’Italia, seguita da Milano e Venezia. I dati del dodicesimo rapporto Euromobility sulla mobilità sostenibile in 50 città italiane.
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Quali sono le città più eco-mobili d’Italia? Risponde il dodicesimo rapporto "Mobilità sostenibile in Italia: indagine sulle principali 50 città", elaborato da Euromobility con il patrocinio del ministero dell’Ambiente, presentato alla Fondazione Biagi di Modena nel corso di MobyDixit, la 18esima conferenza nazionale sul Mobility Management e la Mobilità Sostenibile, organizzata a Modena l’11 e il 12 ottobre da Euromobility e Comune di Modena con la collaborazione del Progetto MOVECIT.
Mobilità sostenibile: a che punto sono le città italiane
Parma mantiene saldamente la prima posizione e si conferma la città più “eco-mobile” d’Italia. Vince ancora una volta per la consolidata presenza di un mobility manager di città e di servizi di sharing mobility, ma anche una buona dotazione di servizi di trasporto pubblico e per uno dei parchi circolanti più ricchi di veicoli a basso impatto. E, come se non bastasse, è anche una delle prime città italiane ad aver approvato il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile.
Milano al secondo posto e Venezia al terzo completano il podio. Completano la classifica Brescia al quarto posto, seguita da Padova e Torino. Cagliari, al settimo posto, è l’unica città del sud nella “top ten”, che si chiude con Bologna, Verona, Modena.
Roma perde posizioni e si attesta soltanto al ventitreesimo posto. In fondo alla classifica della mobilità sostenibile Catanzaro, poco più su Potenza e Campobasso.
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Aumentano le auto elettriche ma non migliora la qualità dell’aria
Il rapporto segnala un aumento (+0,8%) del tasso di motorizzazione nelle principali 50 città italiane (si attesta a 59,3% in linea con il dato nazionale, che fa registrare un incremento ancora superiore, +1,2%) anche se aumenta il numero di veicoli a basso impatto, soprattutto GPL, che raggiungono complessivamente il 9,46% del parco nazionale circolante, e quelli ibridi ed elettrici che aumentano del 45%. Al palo i veicoli a metano (2,49%).
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Si inverte di nuovo il trend per la qualità dell’aria che, dopo il netto miglioramento del 2016 causato da condizioni meteorologiche favorevoli, torna a far registrare un leggero peggioramento: 20 città rispettano tutti i limiti di normativa, contro le 23 del 2016.
Luci e ombre per la mobilità condivisa
Al palo i servizi convenzionali, cioè quelli in cui l’utente preleva e riconsegna i veicoli in parcheggi ben definiti, in espansione (con qualche eccezione) quelli “a flusso libero”, in cui il prelievo e la riconsegna possono avvenire in qualsiasi punto all’interno dell’area prevista dal servizio.
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“Questo dodicesimo Rapporto”, sottolinea Lorenzo Bertuccio, presidente di Euromobility, “conferma ancora una volta che occorrono misure ben più coraggiose e strutturali di quelle fin qui messe in campo dal Governo e dai nostri amministratori. La qualità dell’aria non accenna a migliorare e, come se non bastasse, non diminuisce neppure il numero di morti sulle strade delle nostre città. E nonostante la mobilità condivisa, grazie anche all’affermarsi delle tecnologie, mostri segnali incoraggianti, seppure con qualche distinguo, continua a crescere il numero di automobili in circolazione e ci allontaniamo sempre di più dall’Europa”.
“Oltre alla realizzazione di interventi già previsti nel Piano della Mobilità ciclabile approvato a fine 2016”, afferma l’assessora Alessandra Filippi del Comune di Modena, “l’amministrazione comunale modenese è impegnata nella redazione del Piano urbano della mobilità sostenibile. Lavorare sullo spazio costruito è molto complesso, ma vogliamo creare le condizioni, anche attraverso interventi strutturali, per accompagnare i cittadini modenesi sempre più verso una cultura della mobilità sostenibile”.
“Fa sempre piacere ricevere un riconoscimento di prestigio”, dichiara il sindaco di Parma Federico Pizzarotti, “perché è testimonianza del buon lavoro svolto in questi anni in termini di qualità, sostenibilità e innovazione. Questo riconoscimento è un punto d’arrivo? Per noi no, semmai di partenza: Parma è una città che può e vuole dare ancora tanto. In particolare sulla mobilità avvieremo nuovi progetti ecosostenibili e smart al pari delle più progredite città europee. Parma è una città che ha fame di progresso: vuole migliorare dove c’è da migliorarsi, e accrescere i risultati positivi là dove siamo già tra le prime in Italia. Questo è il nostro obiettivo”.
> Mobilità sostenibile in Italia: indagine sulle principali 50 città