Fondi UE Smart Building - i progetti migliori e le call ancora aperte
Oltre 74 milioni di euro già stanziati e altri 212 a disposizione fino al prossimo anno. A tanto ammontano i fondi UE per la ricerca nell’edilizia smart, per far sì che uno dei settori a maggior consumo di energia sviluppi soluzioni innovative per migliorare l’efficienza energetica.
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Tre edifici europei su quattro non sono sono efficienti, la percentuale di ristrutturazione del parco immobiliare è modestissima, per non parlare del tasso di nuove costruzioni (siamo intorno all’1%).
Per cambiare rotta e rendere efficiente uno dei settori più incisivi sul piano dei consumi energetici e climalteranti, Bruxelles ha condotto un’azione al contempo legislativa e di supporto all’innovazione.
Da un lato, dunque, è stata rivista la direttiva UE sulla prestazione energetica dell'edilizia (EPBD), la cui versione precedente risaliva al 2010: la nuova direttiva, entrata in vigore a luglio, introduce l’obbligo di migliorare la prestazione energetica di edifici nuovi e esistenti, il sostegno allo sviluppo di infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici e prevede strategie nazionali di ristrutturazione degli immobili e indicatori d’intelligenza.
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Ma ancor prima di mettere mano a norme ormai datate, Bruxelles ha sostenuto progetti innovativi che affrontano le sfide chiave del settore, dagli edifici a energia quasi zero alla deep renovation di quelli esistenti.
Lo studio “High energy performing buildings: Support for innovation and market uptake under Horizon 2020 Energy Efficiency” fa il punto della situazione, indicando alcuni progetti chiave che hanno ottenuto il sostegno europeo per l’innovazione introdotta in ambito edilizio.
74 milioni per deep renovation, NZEB e smart building
Dal 2014 l’Agenzia esecutiva per le piccole e le medie imprese (EASME) ha supportato 24 progetti nell’ambito delle call Horizon 2020 dedicate all’efficienza energetica applicata all’edilizia, per un totale di oltre 74 milioni di euro.
Metà delle risorse sono andate a progetti dedicati alla deep renovation, e più nello specifico a progetti che sviluppano componenti prefabbricati a costi e tempi ridotti (20,8 milioni) e a quelli che migliorano il processo di ristrutturazione (17,1 milioni).
L’altra metà della torta se la dividono i progetti dedicati ai Nearly Zero Energy Building (NZEB), acronimo utilizzato per definire gli edifici il cui consumo energetico è quasi pari a zero (18,3 milioni), ed i progetti dedicati agli Smart Buildings (18 milioni).
Le call ancora aperte
Per il 2018 e il 2019 la Commissione ha messo a disposizione delle call Horizon dedicate all’efficienza energetica circa 212 milioni di euro. Quattro, in particolare, i topic che riguardano nello specifico il settore edilizio.
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Uno riguarda la decarbonizzazione del parco immobiliare dell'UE, alla ricerca di approcci innovativi e soluzioni economiche che garantiscano ristrutturazioni profonde più rapide ed economicamente vantaggiose, che a loro volta si traducano in prestazioni energetiche elevate.
Un’altra tematica riguarda il miglioramento dell’intelligenza degli edifici attraverso l'automazione e l'IT: i progetti devono dimostrare come i sistemi, i controlli e le apparecchiature smart possano essere integrati senza problemi negli edifici esistenti per controllare gli elettrodomestici e il loro consumo energetico.
Un altro topic cui è ancora possibile partecipare riguarda le certificazioni delle prestazioni energetiche: le proposte dovrebbero coinvolgere gli stakeholder (inclusi gli organismi di certificazione nazionali e regionali) per stimolare l'introduzione della prossima generazione di valutazione e certificazione delle prestazioni energetiche, al fine di ottenere maggiore affidabilità, efficacia in termini di costi e rispetto delle norme UE.
Infine, l’ultimo topic ancora aperto concernente il tema dell’edilizia intende creare o replicare servizi integrati di ristrutturazione domestica a livello locale o regionale, che coprano l’intero “customer journey”, dalla diagnosi iniziale e l'affidamento dei lavori alla strutturazione del finanziamento.
I primi tre topic rappresentano quelle che nel gergo dei bandi Horizon 2020 sono indicate come IA (Innovation Actions). In questo caso, quindi, possono presentare domanda almeno tre soggetti giuridici, indipendenti gli uni dagli altri, stabiliti in tre diversi Stati membri o paesi associati a Horizon 2020. Il tasso di finanziamento è del 70%, ad eccezione delle organizzazioni no-profit, per cui è 100%.
Nel caso invece del topic dedicato ai servizi integrati di ristrutturazione domestica, si tratta di un’azione di coordinamento e supporto (CSA), per cui può presentare domanda almeno un soggetto giuridico stabilito in uno Stato membro dell'UE o nel paese associato a Horizon 2020. Il tasso di finanziamento, in questo caso, è del 100%.
Identici invece i termini per la presentazione delle domande: dal 12 marzo al 13 settembre 2019.