Assoidroelettica - ritardo del decreto FER non e’ colpa di Bruxelles
Il blocco del decreto rinnovabili a causa dei dubbi sollevati dalla Commissione europea non è certo colpa di Bruxelles, sostiene Assoidroelettrica.
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“Risulta palese che ad opporsi alla realizzazione in Italia di oltre 550 progetti idroelettrici non sia certo Bruxelles, è bensì italiana la volontà di negare circa un miliardo e trecento milioni di euro di investimenti”. È quanto evidenzia Assoidrolettrica, l’associazione che raccoglie i produttori e i professionisti del settore dopo il varo da parte del Ministero dello Sviluppo economico del Piano energia e clima al 2030.
Un piano fatto di “ambiziosi quanto nobili intenti che però, purtroppo, almeno per quanto concerne l’idroelettrico non trovano alcun concreto riscontro”.
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A margine della presentazione del Piano i rappresentanti dell’associazione hanno tenuto un incontro informale con il sottosegretario del Ministero dello Sviluppo economico Davide Crippa in merito al pre-contenzioso avviato dalla Commissione europea con il caso EU-PILOT del 2014, relativo agli impianti per la produzione idroelettrica dei fiumi Tagliamento, Oglio, Piave e alla corretta applicazione delle direttive Acque 2000/60CE, Habitat 92/43/CEE e VIA 2011/92/UE.
“Oggi sussistono metodi scientifici, quali i monitoraggi, mediante i quali è possibile analizzare lo stato ambientale dei tratti di fiume interessati dalle derivazioni, garantendone il pieno rispetto ambientale”, ha sottolineato l’associazione, ricordando che la procedura di infrazione “riguarda esclusivamente una limitatissima porzione dei corsi d’acqua italiani”, ed evidenziando come oggi sia la stessa Commissione “a sollevare problemi di concorrenza al nostro Ministero circa l’esclusione delle iniziative idroelettriche che sottendono tratto d’asta di fiume dall’accesso agli incentivi”.
Incentivi esclusi dal primo decreto rinnovabili, ma che in base a quanto annunciato dal Governo confluiranno nel FER 2.
Assoidroelettrica, conclude la nota, “conferma piena collaborazione alle forze di Governo al fine di riequilibrare le scelte strategiche che in campo energetico sono fondamentali nel perseguire quegli obiettivi ambientali dai quali non è più possibile sfuggire. A tal proposito l’associazione produrrà ulteriori studi mirati, insistendo nelle azioni illustrative circa l’indispensabilità dell’idroelettrico, ciò mediante confronti diretti ed ulteriori eventi a tema”.