Cresce ancora l'agriturismo italiano: quasi 1,4 miliardi di fatturato
L'agriturismo italiano sfiora la quota di 1,4 miliardi di euro nel 2018 per fatturato complessivo, con una crescita del 2,5% rispetto all'anno precedente. Lo rileva l’ISMEA con il rapporto "Agriturismo e multifunzionalità" 2019.
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Multifunzionalità nel settore agroalimentare
Le attività di diversificazione, di supporto e secondarie rappresentano una quota sempre maggiore della produzione agricola italiana: il loro valore è passato dai 7,7 miliardi di euro del 2007 a quasi 11,5 miliardi di euro del 2018, rappresentando rispettivamente il 15,9% e il 20,6% del valore della produzione agricola complessiva.
Inoltre, la crescita continua della multifunzionalità del settore dimostra come le azioni che la caratterizzano non risentano dell’aleatorietà tipica della produzione agricola, più esposta rispetto a variabili come instabilità dei mercati e il susseguirsi di eventi metereologici non favorevoli.
Al contrario, molte delle attività che rendono multifunzionale un’azienda agricola risultano del tutto in linea con i principi della sostenibilità, diventata ormai stella polare di tutte le strategie di sviluppo a livello comunitario (ad esempio la Strategia 2030, il New Green Deal, ecc.) e, quindi, destinate a divenire sempre più rilevanti.
Quasi l’80% delle attività di supporto è rappresentato dal contoterzismo e dalla prima lavorazione dei prodotti agricoli, esclusa la trasformazione. Il 32% dei 4,6 miliardi di euro delle attività secondarie è costituito, invece, dalla produzione di energia rinnovabile, seguita dall’agriturismo, comprensivo di attività ricreative, sociali e didattiche, che ne rappresenta il 30% con un valore di 1,39 miliardi di euro.
A livello europeo l’Italia continua a essere al vertice per ciò che riguarda il valore delle attività secondarie che rappresentano oltre un quarto del totale (27,6%) del valore complessivamente prodotto nell’UE.
Agriturismo italiano in crescita
In questo contesto, l’agriturismo italiano prosegue la fase di espansione, sia dal lato dell’offerta - per numero di aziende, attività proposte e servizi offerti - sia dal lato della domanda - per numero di frequentatori e volume d’affari.
Il comparto, secondo l’analisi, conta attualmente 23.615 aziende agrituristiche autorizzate (+0.9% rispetto al 2017) per un totale di oltre 262.000 posti letto e 460.000 posti a tavola.
Inoltre, un esempio di rilievo è l’offerta di ristorazione, un fattore che registra 242 aziende (+2,1%) e oltre 20mila posti a sedere in più, mentre quella di degustazione, in linea con il trend positivo degli ultimi anni, cresce di 350 aziende.
In termini di notti vendute l’agriturismo, con oltre 13,4 milioni di pernottamenti (di cui 59% stranieri) nel 2018, ha contribuito per il 3,1% alla composizione delle presenze complessive del turismo italiano (429 milioni di notti totali) e per il 9% di quelle del turismo extralberghiero (149 milioni di notti), con un tasso di crescita della domanda ancora una volta decisamente superiore a quello dell’offerta.
A sostenere la domanda, sempre secondo lo studio Ismea, sono soprattutto i turisti provenienti da Paesi esteri, con un numero di presenze che ha superato il milione e seicentomila. Gli ospiti provengono maggiormente da Germania, Paesi Bassi, Francia e Stati Uniti con un acquisto del 59% degli oltre 13 milioni di pernottamenti.
Crescono anche Portogallo, Spagna, Repubblica Ceca, Russia, Canada, Brasile e Australia, che nell’ultimo anno hanno fatto registrare incrementi a doppia cifra sia per numero di turisti che di notti prenotate negli agriturismi italiani.
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Fattorie didattiche
Con le fattorie didattiche e l’agricoltura sociale la multifunzionalità dell’agricoltura si concretizza in importanti forme di erogazione di servizi per l’istruzione, le comunità locali, la cura e l’inclusione sociale di persone svantaggiate, anche a supporto delle istituzioni pubbliche.
Nel 2019, il numero degli iscritti negli appositi elenchi regionali è cresciuto, a confronto con l’anno precedente, del 12% (fattorie didattiche) e dell'8% (agricoltura sociale), evidenziando da un lato la vitalità di questi due settori, dove la dinamica dell’offerta trova puntuale riscontro nella forte espansione della domanda, dall’altro il costante lavoro di aggiornamento cui sono sottoposti gli elenchi da parte delle Regioni.
Gli elenchi regionali delle fattorie didattiche sono attivi in tutte le regioni e contano complessivamente 3.010 imprese, mentre quelli degli operatori di agricoltura sociale sono stati istituiti in dieci regioni e registrano 229 iniziative di agricoltura sociale, che evidentemente rappresentano ancora un quadro molto parziale dello sviluppo del settore stesso rispetto alla reale offerta di servizi già operativi.
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Recensioni e reputazione
La novità presente in questa terza edizione del rapporto ISMEA è rappresentata dalla raccolta di 13.000 recensioni scritte sulle principali piattaforme online dagli ospiti di 35 aziende agricole rappresentative dell’offerta multifunzionale italiana.
I dati forniscono informazioni utili sul sistema della reputazione, sulla qualità percepita e qualità dei servizi offerti.
Le recensioni consentono di valutare cinque macro-aspetti della qualità dell’offerta: i prodotti agroalimentari, le strutture aziendali, il servizio, il prezzo e la posizione/accessibilità dell’azienda. La valutazione complessiva (in una scala da 1 a 5) è risultata decisamente positiva nel 78% dei casi (punteggio 4 o 5). Il 15% delle recensioni ha registrato una valutazione media (punteggio 3) mentre solo il 7% ha ottenuto un punteggio negativo (1 o 2).
Un bilancio assolutamente positivo che lascia ben sperare, in particolare da parte dei turisti stranieri, ma che nello stesso tempo offre indicazioni preziose in merito ad alcuni motivi di insoddisfazione.
> Rapporto ISMEA 2019