Covid-19: Anpal, crollano le assunzioni con contratto somministrazione
Tra gennaio e maggio 2020 le assunzioni con contratto di somministrazione si sono ridotte del 33% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Lo rivela l'Anpal nel quarto numero del Focus Approfondimenti Covid-19.
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Il report dell'Anpal, l'Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro, analizza la dinamica dei rapporti in somministrazione a seguito dei provvedimenti per contenere la pandemia Covid-19, dai primi decreti restrittivi all’estensione del lockdown all’intero territorio nazionale, fino alla progressiva riapertura delle attività produttive dal 4 maggio in poi.
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Sulla base dei dati dell’archivio delle comunicazioni obbligatorie del Ministero del Lavoro, dal 9 marzo fino al 3 maggio (fase 1) si è registrato il picco negativo nelle attivazioni con contratti in somministrazione (-60,4% rispetto allo stesso periodo del 2019). Successivamente, tra il 4 e il 31 maggio (fase 2), il numero dei rapporti di lavoro in somministrazione attivati ha continuato a diminuire, anche se con minore intensità (-48,8%).
Complessivamente nei primi 5 mesi dell’anno sono stati siglati 389.875 contratti di somministrazione, il 32,7% in meno rispetto allo stesso periodo del 2019.
In termini di giornate contrattualizzate la diminuzione è stata del 24,4%. Nei primi 5 mesi sono state contrattualizzate poco più di 12 milioni e 500 mila giornate di lavoro in somministrazione a tempo determinato.
Le donne sono state colpite relativamente più degli uomini: le attivazioni sono state 175.869, cioè il 34,1% in meno rispetto allo stesso periodo del 2019 (per gli uomini 213.976, cioè il 31,6% in meno).
Dal punto di vista della ripartizione geografica del lavoro in somministrazione, invece, al 31 maggio 2020 si registra una caduta verticale del saldo delle posizioni lavorative nette, soprattutto a partire dal 9 marzo, nelle due ripartizioni del Nord, dove tale istituto contrattuale era sempre stato più diffuso.
In riferimento ai profili professionali, la diminuzione più significativa - in valori assoluti - ha riguardato le assunzioni con contratto in somministrazione di lavoratori che svolgono attività commerciali e del settore alberghiero e della ristorazione (GGP 5), che al 31 maggio 2020 rappresentavano il 24,4% del totale delle attivazioni: in questo grande gruppo professionale la diminuzione è stata del 44,4%.
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