Coronavirus: meno vacanze e di prossimita', come cambia il turismo
Secondo l’indagine sull’impatto dell’emergenza Covid realizzata da Isnart-Unioncamere, nel 2020 un italiano su due non andrà in vacanza. Intanto, l'UE premia le migliori destinazioni che promuovono modelli di sviluppo sostenibile.
> Decreto rilancio: le misure per sostenere il settore turismo
Complici il timore del virus, la crisi economica e la mancanza di lunghi periodi di ferie, l'estate 2020 si conferma all'insegna del turismo di prossimità. Lo studio Isnart-Unioncamere, condotto su un campione rappresentativo di italiani intervistati nelle scorse settimane, evidenzia questo trend: dei 24 milioni di persone che si muoveranno, l’86% rimarrà in Italia e solo il 4,8% andrà all’estero, contro il 26% del 2019.
Coronavirus: vacanze 2020 e turismo di prossimità
Dall'indagine emerge come i turisti italiani, se non scelgono la propria regione, si spostano essenzialmente nelle regioni limitrofe: in Sicilia e Sardegna, per esempio, l'83 e il 70 per cento di coloro che andranno in vacanza, lo faranno nella propria terra.
A livello locale la regione che si preannuncia come la regina di questa particolare stagione è proprio la Sicilia, pronta ad ospitare quasi 3 milioni di turisti, registrando così un aumento rispetto allo scorso anno quando l’isola era stata scelta da circa 2 milioni e 700 mila turisti. Seguono la Puglia e la Campania, che registrano però un saldo negativo rispetto al 2019, con, rispettivamente, -10% e -22% di vacanzieri. Anche per la Sardegna bilancio negativo, con un - 14% di turisti.
Tra i cali più significativi si segnala il dato della Lombardia con addirittura 800mila turisti in meno rispetto al 2019. Non va meglio al Lazio (saldo negativo di 780mila) alle Marche (660mila) all’Emilia Romagna (640mila turisti). La paura dei contagi e una situazione economica in sofferenza sono le due principali motivazioni - espresse entrambe dal 30% degli intervistati - che terranno a casa quest’estate 21 milioni di italiani.
Dalla ricerca emerge che il 31% dei turisti dichiara di essere stato influenzato dalla situazione sanitaria legata al Covid-19 nella scelta della propria vacanza. Inoltre, gli italiani sembrano premiare, rispetto al passato, quelle regioni e quelle zone del Paese in cui il virus ha avuto un impatto minore o che offrono aree interne scarsamente popolate in cui il distanziamento è più facilmente garantito. Umbria, Abruzzo e Friuli vedono importanti aumenti del numero di turisti, mentre il Molise addirittura raddoppia quelli registrati nel 2019.
Sulla stessa linea si inserisce la scelta della tipologia di struttura ricettiva e il mezzo utilizzato per raggiungere il luogo di vacanza: oltre 10 milioni di italiani – più del 40% di coloro che partiranno – opta per vacanze in appartamento, mentre per raggiungere la propria destinazione il 62% degli intervistati utilizzerà l’auto; si sposteranno in treno o in aereo, rispettivamente, circa il 10% dei turisti. Dati questi che indicano una preferenza per vacanze che consentano di evitare, per quanto possibile, la condivisione degli spazi.
"Abbiamo deciso di dedicare un focus della ricerca ai fenomeni turistici delle 'tribù', un target di turisti che hanno riti comuni, propri linguaggi e proprie regole comportamentali. I risultati di questa indagine ci parlano, tra l’altro, della crescita di chi si orienta verso una vacanza all’insegna dello sport, che significa aumento del numero degli appartenenti alla tribù del turismo attivo, cui i territori devono saper offrire risposte in termini di servizi e prodotti adeguati. Serve, allora, una nuova attenzione a questo fenomeno, sapendo che dobbiamo essere pronti a cambiare l’offerta dei territori e delle nostre destinazioni nazionali verso questi nuovi turismi e le loro esigenze", ha commentato Roberto Di Vincenzo, Presidente Isnart.
> Bonus vacanze: in un mese erogati piu' di un milione di voucher
UE: premio EDEN 2019 ad una città italiana
C'è anche una località italiana tra le vincitrici dello European Destinations of Excellence (EDEN) 2019, il concorso organizzato dalla Commissione UE che premia le destinazioni europee di eccellenza.
Si tratta di Valdichiana Senese, città italiana riconosciuta come promotrice di modelli di sviluppo turistico sostenibile. Quest'anno il premio ha prestato particolare attenzione alle destinazioni che offrono servizi turistici per la salute e il benessere, in base alle loro risorse naturali, culturali, storiche o spirituali.
Insieme a Valdichiana Senese, i 17 vincitori di quest'anno includono: Kostenetz (BG), Sveti Martin na Muri (HR), Miliou (CY), Zlínsko & Luhačovicko (CZ), Pärnumaa (EE), Western Lakeland (FI), Strandhill (IE), Veclaicene (LV), Paliesius (LT), Żejtun (MT), Gołdap (PL), Tăuții Măgherăuș (RO), Kursumlija (SRB), Podčetrtek (SI), Ambroz Valley (ES) e Balıkesir (TUR).
Oltre a valorizzare la diversità dell'offerta turistica europea, l'iniziativa EDEN 2019 premia le località meno conosciute e più green, combattendo la stagionalità e riequilibrando i flussi turistici verso destinazioni non tradizionali. Le città premiate, quindi, offrono servizi turistici che vanno da trattamenti e strutture per bagni termali, esercizio fisico e fitness, terapie basate sul corpo, rimedi di medicina naturale e altro ancora.
> Turismo: Parlamento UE, servono sforzi maggiori per salvare il settore