Le linee guida della Commissione Europea per gli aiuti di stato alle reti a banda larga
In particolare, il documento illustra in che modo è possibile stanziare finanziamenti pubblici per lo sviluppo di reti a banda larga di base e di reti d’accesso di nuova generazione (“reti NGA”) in aree in cui sono assenti investimenti di operatori privati.
Le Guidelines distinguono tra
- aree competitive ("aree nere”), dove l’intervento statale non è necessario, e
- aree non redditizie o scarsamente servite ("aree bianche” e “aree grigie”), in cui tale intervento, a determinate condizioni, può essere giustificato.
Gli Stati membri richiedenti adattano poi tale distinzione alla situazione reale delle reti NGA (il cui sviluppo è ancora nella fase iniziale), tenendo conto non soltanto delle infrastrutture NGA già esistenti ma anche di progetti concreti di operatori del settore delle telecomunicazioni di investire nell’installazione di reti di questo tipo in un prossimo futuro.
Sono poi previste una serie di garanzie essenziali (ad esempio: mappatura dettagliata, gare d’appalto a procedura aperta, obbligo di libero accesso, o ancora neutralità tecnologica e meccanismi di recupero) al fine di promuovere la concorrenza ed evitare l’esclusione dal mercato degli investimenti privati.
Per la neutralità tecnologica gli Stati membri non devono favorire alcuna tecnologia o piattaforma di rete particolare (soluzioni con fili - xDSL, cavo - senza fili -Wi-Fi, WiMAX, via satellite o tecnologie mobili, a meno che non adducano giustificazioni oggettive in tal senso.
L'intervento pubblico può avere una funzione essenziale per estendere la copertura della banda larga ad aree in cui gli operatori di mercato non prevedono di investire. La Commissione obbliga l’operatore privato che beneficia di un aiuto di Stato ad offrire agli operatori terzi libero accesso alla rete sovvenzionata da finanziamenti pubblici.
Gli investimenti nelle reti a banda larga sono una componente essenziale del piano europeo di ripresa economica, nel cui ambito la Commissione ha stanziato 1,02 miliardi di euro tramite il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) a sostegno del potenziamento delle infrastrutture Internet a banda larga nelle aree rurali.