Commercio - servizi, il punto sui negoziati del TiSA
Al centro delle trattative ci sono telecomunicazioni, e-commerce, servizi finanziari e libera circolazione. Non si esclude una conclusione entro l'anno.
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Nel rispetto degli impegni presi in materia di trasparenza, la Commissione europea ha pubblicato il rapporto dettagliato sull'ultimo round di negoziati - il ventesimo - sul TiSA (Trade in Services Agreement), vale a dire l'accordo commerciale volto ad aprire i mercati dei servizi a livello mondiale.
TiSA: il punto sulle trattative
Il round negoziale, che si è svolto dal 19 al 25 settembre 2016 sotto la guida degli Stati Uniti, è stato l'occasione per discutere lo stato di avanzamento di alcuni dei temi chiave dell'intesa, quali:
- le telecomunicazioni,
- l'e-commerce,
- la localizzazione,
- i servizi finanziari,
- la trasparenza,
- la circolazione delle persone fisiche.
Oltre ai dossier centrali, durante il round si è discusso anche di:
- trasporto (marittimo, aereo, stradale),
- servizi professionali,
- imprese statali,
- servizi di spedizione.
- risoluzione delle controversie.
Nel complesso, spiega Bruxelles, le trattative hanno portato “buoni progressi” sul percorso verso il testo concordato. Durante il turno, si legge ancora nella nota della Commissione, è stato inoltre avviato “un processo per portare le questioni in sospeso a livelli politici più alti”, con un primo scambio di opinioni tra capi negoziatori su alcune delle questioni principali.
Le due parti hanno, poi, concordato un piano di lavoro ambizioso per giungere a una possibile conclusione dell'accordo entro la fine dell'anno. I prossimi passi in tale ottica sono:
- un meeting dei capi negoziatori il 17 e 18 ottobre a Washington,
- un nuovo ciclo di negoziati dal 2 al 10 novembre.
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TiSA: cos'è e a cosa serve
L'accordo sullo scambio dei servizi è in corso di negoziato tra 23 membri dell'OMC (Organizzazione mondiale del commercio): oltre all'Ue, Australia, Canada, Cile, Colombia, Corea, Costa Rica, Giappone, Hong Kong, Islanda, Israele, Liechtenstein, Mauritius, Messico, Nuova Zelanda, Norvegia, Pakistan, Panama, Perù, Stati Uniti, Svizzera, Taipei cinese e Turchia. Complessivamente, i Paesi negoziatori rappresentano il 70% del commercio mondiale nel settore dei servizi.
Il Trade in Services Agreement si basa sul GATS - l' accordo generale sul commercio dei servizi dell'OMC (General Agreement on Trade in Services) - di cui ilTiSA riprende le principali disposizioni in materia di applicazione, definizioni, accesso al mercato, esenzioni e trattamento nazionale.
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L'intesa mira ad aprire i mercati e a migliorare le norme in settori quali:
- le licenze,
- i servizi finanziari,
- le telecomunicazioni,
- l'e-commerce,
- il trasporto marittimo,
- i professionisti temporaneamente all'estero per fornire servizi.
La Commissione europea negozia per tutta l'Ue, sulla base di un mandato emesso dai governi dei 28 Stati membri.