Cooperazione - Tunisia, fondi per acquisto beni e servizi italiani per PA
50 milioni di euro per credito agevolato sull'acquisto di beni e servizi italiani destinati al settore pubblico tunisino
- Cooperazione - credito a PMI tunisine per beni e servizi italiani
- Internazionalizzazione - opportunita' da Balcani e Sud Med
Contesto: sostegno italiano alla Tunisia
Attualmente, in attuazione della Legge n. 49 del 26 febbraio 1987 (Nuova disciplina della cooperazione dell'Italia con i Paesi in via di sviluppo), l'Italia sostiene la Tunisia attraverso:
- doni, destinati principalmente a progetti di assistenza e cooperazione tecnica, in piccola parte gestiti dalla Direzione Generale Cooperazione Sviluppo (DGCS) del Ministero degli Affari Esteri, da organismi multilaterali tramite accordi fiduciari e da ONG, e per la maggior parte dalle Autorità tunisine,
- crediti di aiuto, volti al finanziamento di progetti pubblici d’investimento, al sostegno della bilancia dei pagamenti e all'attivazione di linee di credito per le piccole e medie imprese. Sono gestiti da protocolli d’accordo intergovernativi e da convenzioni finanziarie fra la Banca Centrale di Tunisia e la Banca agente del Governo italiano (attualmente Artigiancassa).
Le attività di cooperazione allo sviluppo a valere sulla Legge n. 49/1987 possono essere suddivise in:
- sostegno alle politiche macro-economiche
- sostegno al settore privato
- sviluppo sociale e sanitario
- sostegno al patrimonio culturale e risorse umane
- aiuti all'ambiente
- programma Sahara Sud
- attività traversali
- progetti ONG
- iniziative tramite il canale multilaterale.
Sostegno alle politiche macro-economiche: programma di aiuto alla bilancia dei pagamenti
Dal 1995, anno della firma dell’Accordo di Associazione tra Tunisia e Unione europea, si è assistito a una progressiva apertura dell’economia tunisina al commercio con l’estero, in vista dell'ingresso definitivo nell’area di libero scambio con l’Ue, completata, per i prodotti industriali, nel 2008.
La Tunisia ha dunque intrapreso una serie di riforme strutturali volte a:
- migliorare la competitività dell’economia,
- promuovere l’iniziativa privata,
- rendere più affidabile il contesto degli affari,
- modernizzare il sistema bancario e finanziario.
In tale contesto, al fine di sostenere le politiche macro-economiche tunisine la Cooperazione italiana ha avviato nel 2010 il Programma di Aiuto alla Bilancia dei Pagamenti, che prevede:
- 95 milioni di euro in credito di aiuto,
- un milione di euro di dono,
- 198.100 euro di cofinanziamento da parte del Governo tunisino.
L'iniziativa è nata con l'obiettivo di sostenere l'equilibrio macroeconomico della Tunisia mediante l'acquisto a credito agevolato di beni e servizi connessi di origine italiana destinati ad ambiti chiave del settore pubblico tunisino, quali:
- sanità,
- ambiente,
- agricoltura,
- educazione,
- formazione professionale.
La Cooperazione italiana stanzia nuovi fondi
In prossimità della conclusione del periodo di esecuzione dell'iniziativa (prevista per dicembre 2015), la Cooperazione italiana ha annunciato l'approvazione, da parte del Comitato Direzionale del Ministero degli Affari Esteri, di risorse aggiuntive pari a 50 milioni di euro da destinare, nella forma del credito di aiuto, al Programma Aiuto alla Bilancia dei Pagamenti della Tunisia.
Le risorse serviranno sempre all'acquisto a credito agevolato di beni e servizi connessi di origine italiana da parte del settore pubblico tunisino. Con il nuovo stanziamento, i fondi complessivamente destinati all'iniziativa raggiungono quota 145 milioni di euro.
Sostegno al settore privato: credito agevolato alle PMI
Per quanto riguarda il sostegno al settore privato del Paese nordafricano, invece, la Cooperazione italiana ha recentemente annunciato una nuova linea di credito da 73 milioni di euro destinata all'erogazione di finanziamenti agevolati alle PMI tunisine per l'acquisto di attrezzature, impianti e servizi ad essi connessi made in Italy, tramite fornitori italiani o rappresentanti italiani e tunisini.
L'iniziativa, annunciata lo scorso ottobre, prevede l'erogazione di crediti con rimborso a 10 anni e tasso d'interesse al 4,5% per le imprese tunisine di piccole e medie dimensioni operanti nei settori dell'industria, dei servizi, del turismo e dell'agricoltura.
Una quota fino al 35% dell’importo concesso come credito può essere utilizzata dall’impresa tunisina per acquistare attrezzature, impianti e servizi connessi di origine tunisina, senza bisogno dell'intermediazione di fornitori italiani, e per finanziare capitale circolante e riscadenziamento del debito bancario (e cioè l'allungamento delle scadenze per i rimborsi), al fine di facilitare l'uscita dalla crisi di liquidità delle imprese di piccole dimensioni.
Link
Sicilia-Tunisia - progetto Compass per integrazione filiere produttive
Photo credit: paul_appleyard via Foter.com / CC BY-NC-SA