Commercio - TiSA, possibile accordo su servizi entro 2016
L'Ue si impegna a raggiungere un accordo sullo scambio dei servizi entro la fine dell'anno.
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TiSA: 18o round negoziale a Ginevra e riunione a Parigi
Il 18o round di negoziati sul TiSA (Trade in Service Agreement), l'accordo sul commercio dei servizi, si è svolto la scorsa settimana a Ginevra sotto la presidenza dell'Ue. Al centro dei colloqui, la questione dell'accesso al mercato. Durante i primi due giorni di negoziati i partecipanti hanno presentato la revisione delle proprie offerte sull'accordo.
In particolare, il documento di sintesi delle nuove offerte di Bruxelles, diffuso anche online nel rispetto dei principi di trasparenza, include un programma di impegni specifici da parte dell'Unione sul commercio dei servizi, oltre ad un elenco di esenzioni dalla Clausola della Nazione Più Favorita (CNPF), la procedura in base a cui i Paesi contraenti si impegnano ad accordare a prodotti/beni provenienti da un Paese estero condizioni doganali e daziarie non meno favorevoli di quelle già stabilite negli accordi commerciali con un altro Paese terzo.
Dopo il 18o round negoziale, il commissario al Commercio Ue Cecilia Malmstrom ha presieduto una riunione, a Parigi, con i 22 ministri coinvolti nel TiSA per discutere lo scambio delle offerte modificate e i progressi generali delle trattative.
"Potremmo non essere lontani dal raggiungere un accordo sul TiSA entro la fine di quest'anno", ha commentato la Malmstrom a margine dell'incontro. "La recente revisione delle offerte e il lavoro svolto finora rappresentano un miglioramento reale, ma abbiamo certamente bisogno di ancor più ambizione". L'Ue, ha continuato la commissaria, è pronta ad impegnarsi a fondo per un'intesa, ma è necessario il contributo di tutti, se si vuole "raggiungere un accordo in grado di plasmare l'economia globale del 21o secolo".
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TiSA: l'accordo in breve
Il TiSA è un accordo commerciale in corso di negoziato tra 23 membri dell'Organizzazione mondiale del commercio (OMC). Oltre all'Unione europea, si contano: Australia, Canada, Cile, Colombia, Corea, Costa Rica, Giappone, Hong Kong, Islanda, Israele, Liechtenstein, Mauritius, Messico, Nuova Zelanda, Norvegia, Pakistan, Panama, Perù, Stati Uniti, Svizzera, Taipei cinese e Turchia. Complessivamente, i 23 partecipanti rappresentano il 70% del commercio mondiale nel settore dei servizi.
Il TiSA si basa sull'accordo generale sul commercio dei servizi dell'OMC (General Agreement on Trade in Services, GATS), che coinvolge tutti i membri dell'Organizzazione. Le principali disposizioni del GATS - applicazione, definizioni, accesso al mercato, esenzioni e trattamento nazionale - si trovano, infatti, anche nel TiSA. I colloqui negoziali sono basati sulle proposte avanzate dai partecipanti.
L'accordo mira ad aprire i mercati e a migliorare le norme in settori quali:
- le licenze,
- i servizi finanziari,
- le telecomunicazioni,
- l'e-commerce,
- il trasporto marittimo,
- i professionisti temporaneamente all'estero per fornire servizi.
La Commissione europea negozia per l'Unione europea tutta, sulla base di un mandato emesso dai governi dei 28 Paesi membri dell'Ue.
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